Il coraggio di ripartire, insieme
– Intervento di Maurizio Martina in Direzione –
Credo non sfugga a nessuno di noi la delicatezza di questa Direzione e della fase nuova e dura che si è aperta dopo l’esito del voto del 4 marzo.
Sento innanzitutto il bisogno di riconoscere la scelta che il Segretario ha compiuto dopo il voto, con le sue dimissioni, e voglio ringraziarlo per questo atto forte e difficile ma soprattutto per il lavoro e l’impegno enorme di questi anni.
Sento anche il bisogno, insieme a voi, di non cercare a partire dalla Direzione di oggi scorciatoie o capri espiatori a una sconfitta netta e inequivocabile che ci riguarda tutti, ciascuno per la propria responsabilità, e da cui tutti dobbiamo imparare molto.
Sarebbe folle banalizzare quello che è avvenuto, dividendoci come fossimo tifoserie.
Sarebbe sbagliato liquidare sbrigativamente il voto e per questa ragione propongo a breve la riconvocazione della Direzione Nazionale anche con tutti i parlamentari eletti per andare in profondità nell’analisi e nel confronto fra noi per capire quello che è successo.
Il voto ci consegna un cambio di fase talmente radicale nella sua portata da non poter lasciare alibi a nessuno nel PD, così come in tutte le forze progressiste, europeiste e di centrosinistra.
Non è stata sconfitta solo una forza, la nostra. È stato sconfitto un intero campo politico e culturale.
Non ho timore a dire che si è realizzata una cesura storica tra le culture fondative della Repubblica e il Paese.
Penso che per quantità e qualità degli spostamenti elettorali avvenuti, dobbiamo fare i conti fino in fondo con un quadro che ha cambiato la prospettiva repubblicana.
E vorrei innanzitutto provare a collocare quello che è successo dentro il contesto internazionale e nel momento storico che stiamo vivendo.