Torna la Festa dell’Unità. Il 15, 16 e 17 settembre torna ad Aosta la festa iconica del nostro Partito.
Dopo troppi anni di assenza ci ritroveremo per discutere di politica, per ragionare sul futuro di questo Paese e di questa regione, ma anche per mangiare assieme e per ascoltare della bella musica. È un impegno che questa segreteria si era dato e con un po’ di fatica ce l’abbiamo fatta.
La festa rientra in un più ampio programma di ricoinvolgimento dei territori che proseguirà anche in autunno. È cominciato con le riunioni dei circoli dei mesi scorsi e passerà anche per il tramite di una profonda riorganizzazione territoriale. La ragione è piuttosto semplice: tornare a frequentare gli iscritti e i territori a fronte di un crescente numero di adesioni al partito che provengono da tutti i territori sparsi di questa regione. Non bastano i social, non basta una comunicazione leggera ma è indispensabile ricreare quella rete di rapporti umani per coinvolgere tutti e per capire le mille esigenze di un territorio piccolo ma fatto di molteplici sfumature. È un’esigenza del partito in previsione di importanti appuntamenti elettorali che a breve ci saranno a partire delle elezioni europee del 2024. Già da quell’appuntamento sarà importante ribadire la nostra identità, la nostra idea di Europa fortemente diversa da una destra retrograda e inadeguata per il governo. Non possiamo immaginare che tutti i paesi seguano il pessimo esempio italiano, e da questo punto di vista le elezioni spagnole della settimana scorsa di insegnano tante cose.
È quindi indispensabile l’impegno di tutte e tutti per rinnovare il PD, renderlo più accogliente e politicamente più bello. È una sfida, a cui sono certo, nessuno di noi verrà meno.