Condanniamo e continueremo a condannare le parole omofobe e sessiste del consigliere della Lega Andrea Manfrin.
Dopo l’elogio alle frasi che esaltano un linguaggio violento e di sottomissione sessuale delle donne utilizzate dai coscritti per festeggiare, goliardicamente secondo Manfrin, il passaggio alla maggiore età, ecco che iniziano post e frasi omofobe nei confronti della comunità lgbtqia+ che ha annunciato le settimane del Pride.
Riportiamo di seguito il virgolettato:
“Immagina di essere il piddino medio che non trova nulla di male anzi incoraggia parate di persone poco vestite che distribuiscono preservativi ai minori, che finanziano eventi a corollario in cui si vendono gingilli di plastica per pratiche erotiche, che promuovono la lettura di fiabe ai bambini da parte di trans e poi saltano su, inorriditi, quando i coscritti celebrano la loro festa in maniera goliardica. Sapere che c’è? Che nessuno mi chiuderà la bocca, l’ho detto e lo ripeto, viva i coscritti!”
Caro consigliere Manfrin, il Partito Democratico sostiene fermamente il Pride cittadino ogni anno e continuerà a farlo. Ogni Pride italiano, europeo, mondiale è sostenuto dal Partito Democratico. Non sono sicuramente i suoi insulti o le sue dichiarazioni a convincere la popolazione del fatto che la comunità lgbtqia+ abbia meno diritti delle altre persone. Noi “piddini”, come ama definirci, continueremo a lottare per i diritti di tuttə, nessuno escluso. La sua limitata visione del mondo, la sua scarsa consapevolezza che il nostro Paese non mette sullo stesso piano le persone, è sintomo di ignoranza. Nel senso che ignora la realtà, la realtà del nostro Paese. Persone picchiate, uccise, derise, bullizzate, discriminate, solo per il proprio orientamento sessuale. Caro consigliere Manfrin, esca dalla sua bolla di odio e provi a guardare in faccia la vita vera, scoprirà meravigliosi arcobaleni che colorano e avvolgono il mondo.