Dopo aver approvato settimana scorsa la variazione di bilancio, il Consiglio Regionale ora si appresta ad affrontare il bilancio di previsione 2025-2027 (DDL 169/2024)
Per spiegare il complesso bilancio uso una metafora di Giulio Dolchi che mi è sempre piaciuta per rendere comprensibile ai più il significato del Bilancio di previsione nel triennio 25-27.
Immaginando una grande torta si prospetta una suddivisione in fette del bilancio rispettando le necessità di ogni Assessorato, sostenendo le leggi di settore e garantendo nuove risorse finanziarie per temi emergenti e nuove norme da applicare, richiamando il decreto n.118 del 2011 che armonizza i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi.
Intanto riporto alcuni dati essenziali per la comprensione generale, che ho tratto dalla relazione generale, ripotando solo qualche informazione spero comprensibile in forma descrittiva, senza tabelle e/o grafici.
Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo (compresi i residui differiti, il Fondo pluriennale vincolato e le partite di giro) di euro 1.897.370.143,83 per l’anno 2025, euro 1.707.191.286,89 per l’anno 2026 ed euro 1.608.062.854,01 per l’anno 2027. Contestualmente assieme al bilancio di previsione, vengono approvati anche il Programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura.
Il totale delle entrate di competenza – Totale entrate finali – previste per il 2025, senza considerare le partite di giro, è pari a 1.626 milioni di euro, superiore alla previsione formulata per il 2024, pari a 1.541 milioni; la previsione per i due anni successivi del bilancio pluriennale evidenzia un andamento decrescente, per effetto del normale andamento della previsione dei fondi statali e dei fondi derivanti dalla programmazione europea, al quale si aggiunge l’andamento decrescente della previsione di entrate extra tributarie.
TITOLO 1 – ENTRATE DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA Le entrate del titolo 1, pari a 1.318 milioni per il 2025, sono superiori di circa 71 milioni rispetto alla previsione per il 2024.
La tipologia “Imposte, tasse e proventi assimilati” comprende tributi regionali (IRAP, addizionale regionale all’IRPEF, tassa auto, tassa concessione casa da gioco, tassa sul conferimento dei rifiuti in discarica, ecc.) e tributi provinciali, tutti legati al settore veicoli (imposta e contributo al Servizio Sanitario Nazionale sui premi RC auto e imposta di iscrizione e trascrizione dei veicoli al Pubblico Registro Automobilistico.
La previsione più alta rispetto all’anno precedente e superiore alla previsione già formulata per il 2025 nel bilancio di previsione 2024-2026 è il risultato di: – una significativa crescita del gettito IRPEF che deriva sia dai versamenti effettuati nel territorio, sia dai versamenti che affluiscono al bilancio della Regione versati dagli enti previdenziali: la previsione per il 2025 è stata aggiornata da 393 a 438 milioni.
TITOLO 2 – TRASFERIMENTI CORRENTI Le entrate da trasferimenti correnti sono previste in circa 44 milioni per il 2025 e si riducono nel triennio sino ai circa 23 milioni nel 2027. Tali entrate rappresentano poco meno del 3% del totale delle entrate finali. Si tratta, principalmente, di fondi statali, derivanti anche dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
TITOLO 3 – ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Le entrate extra tributarie sono previste pari a 166 milioni per il 2025, in crescita rispetto ai circa 139 milioni iscritti in previsione per il 2025 nel bilancio 2024-2026, 135 milioni per il 2026 e 98 milioni per il 2027. Tali entrate rappresentano circa il 10% del totale delle entrate finali. La tipologia “Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni” costituisce circa un terzo della previsione di tali entrate ed è riferita alle cd. entrate patrimoniali, nelle quali sono ricomprese le entrate previste per la mobilità sanitaria attiva, per un importo di 14 milioni annui, ed i canoni derivanti dalla gestione del demanio idrico per un importo annuo di circa 37 milioni.
Negli stanziamenti di parte corrente è incluso anche il contributo alla finanza pubblica. In sostanza, per dare un quadro delle risorse effettivamente disponibili.
Riporto solo qualche dato sulle spese per missioni, del triennio di riferimento. Tema affrontato anche sabato negli “Ateliers d’ idées) di sabato pomeriggio 24 presso la sede del PD, una interessante iniziativa di confronto sul tema, in cui i presenti hanno presentato alcuni dei problemi del settore e su possibili soluzioni per rafforzare le misure per rafforzare la sanità e il welfare (la territorialità, la gestione uniforme dei servizi, la comunicazione, la prevenzione, liste di attesa ecc.). proprio perché la sanità è pur sempre un momento di discussione accesa tra cittadini e la politica locale, tra la politica e l’azienda, tra azienda e organizzazioni sindacali. Penso che molto è stato fatto ma molto rimane da fare, soprattutto l’attenzione al cittadino che si rivolge alla sanità e alla prevenzione e alla diagnostica.
A tal proposito riporto, solo qualche missione e gli stanziamenti per ciascuna di esse nel 2025.
MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
124.344.078,72 incidenza sul triennio 6,66 %
MISSIONE 13 TUTELA DELLA SALUTE
459.661.8678,95 incidenza sul triennio 23,27 %
Per quanto concerne la distribuzione complessiva della spesa per Missioni, ovvero i macro-ambiti di competenza definiti dalla normativa contabile nazionale, su tutte spiccano la Missione 13 Tutela della salute, cui è destinato il 23,27% delle risorse, la Missione 12 Diritti sociali, Politiche sociali e famiglia (6,66%) che insieme rappresentano il 30% circa degli stanziamenti complessivi.
Una valutazione ulteriore, pensando alla situazione sociale locale in rapporto alla crisi economica e della povertà strisciante, consideriamo anche la Missione 4 Istruzione e Diritto allo studio con 235.894.871,24 incidenza sul triennio 13,04 %, la 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle Attività Culturali 53.857.960.07 incidenza 2,69%, la 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero con 11.540.227,10 incidenza 0,57 %.
Sommando le precedenti 5 Missioni abbiamo un 46,23 % di incidenza, un impatto importante sul bilancio e questo rende più evidente lo sforzo della politica e del sostegno al welfare regionale che mette in piedi tutte quelle azioni, beni o servizi, che vengono attivate a tutela dei cittadini nelle condizioni di bisogno, per promuovere il benessere delle persone in difficoltà economica.
Gli stanziamenti crescono anno dopo anno ma i problemi di organico e la fuga all’estero di personale e i tanti problemi strutturali purtroppo non ancora risolti, non danno ancora quel segnale di inversione di rotta e il ritorno ad una sanità di eccellenza come nel passato, anche se come cittadino mi sembra che molto dipende dal modello organizzativo e di efficienza di un servizio rispetto ad un altro.
Paolo Cretier