Governare questo Paese è complesso e costa fatica, ed invece ancora oggi dopo anni di Governo Meloni assistiamo ad una narrazione per cui va tutto bene. Viviamo nel Paese delle meraviglie.
La verità è però tutt’altra. Facciamo qualche esempio.
Sono finora 3.312 le persone migranti sbarcate sulle coste da inizio anno. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 1.420. Un dato drammatico che richiederebbe una seria politica sul tema dell’immigrazione ed invece? E invece assistiamo di nuovo alla pantomima dei centri albanesi, con una nave con a bordo 49 persone (tra cui 2 minori) che simbolicamente ci racconta che il problema è risolto. E non è così nella speranza che questa destra pericolosa ci risparmi le immagini dei rimpatri negli Stati Uniti di Trump, con persone legate con catene che ci raccontano i peggiori incubi della storia.
Dal punto di vista dell’economia per il 22esimo mese di fila è diminuita la produzione industriale. Lo certifica l’ISTAT, non è un’opinione di qualcuno. E a fronte di questo dato che dovrebbe suscitare un dibattito serio il governo taglia del 75% il fondo destinato all’automotive sancendo la morte di un settore industriale come quello dell’auto che ha fatto la storia di questo Paese. Per rilanciare il sistema paese non bastano le comparsate con Elon Musk. Serve una politica industriale seria.
Sul tema della sanità forse il dato e l’atteggiamento più preoccupanti. Gli stanziamenti per il Fondo sanitario nazionale diminuiscono fino a scendere sotto il 6% del PIL entro tre anni. A dire che si tratta di una politica sbagliata i sindacati, ma anche la Fondazione Gimbe e l’ISTAT. Non un giudizio di parte ma una preoccupazione generalizzata per una politica che mette a dura prova il sistema paese. Ma ancora una volta tutto bene, con politica di progressivo abbandono della sanità pubblica, a vantaggio di quella privata. L’idea di una sanità fatta di privati e di assicurazioni. Per chi ce la fa bene, per gli altri tanti auguri.
Tre esempi per dire che siamo preoccupati. I dati ci raccontano di un abbandono totale di politiche di salvaguardia dell’occupazione e del sistema paese. Urge una risposta ferma, un’assunzione di responsabilità di tutti per contrastare queste politiche. Non bastano le gite fuori porta da Trump per celare un disastro in corso. Ci vorrebbe invece un Governo che si occupi dell’Italia.