Il PD VdA si dissocia dalle parole dei Consiglieri Distort e Manfrin

Ancora una volta in Consiglio Regionale la Lega ha dimostrato un atteggiamento lontano dalla realtà. I consiglieri Distort e Manfrin hanno sostenuto nella giornata di ieri che il patriarcato “ha dato intere generazioni di uomini forti e stabili” lasciando intendere che non sia la causa dei fatti di violenza contro le donne di cui leggiamo quasi quotidianamente nella cronaca nazionale. In aula si è ricordata Giulia Cecchettin, uccisa non più di una settimana fa. Non è l’ultima vittima: dopo di lei un’altra donna è stata uccisa e un’altra ancora sfregiata con l’acido. Il Consiglio Regionale ha sottolineato la necessità di un cambio di passo, in cui a mutare deve essere prima di tutto la cultura maschilista. Questo cambiamento può avvenire solo attraverso gesti quotidiani, dall’educazione dei propri figli e figlie, per cambiare la visione della donna come una proprietà di cui disporre, “inserendo nei programmi scolastici l’educazione sessuale e all’affettività, ma anche nella divisione dei compiti in casa e quindi nella quotidianità”. Sono, queste ultime, le parole di Andrea Padovani che prosegue “la violenza maschile contro le donne, contro la quale il Consiglio ha dotato la regione di un piano programmatorio al quale bisogna continuare a dare gambe, non è un problema solo delle donne, ma è un problema di tutta la società”.

Parole come quelle dei consiglieri Distort e Manfrin stridono nell’impegnativa dell’intero Consiglio. Come Partito Democratico, come donne e uomini di questo territorio, non possiamo accettarle. E’ grave che siano state pronunciate in una sede istituzionale. Affermare che la via da inseguire sia “ritornare a educare maschi forti, ripercorrere il ruolo autentico del maschio alfa e dei suoi modelli virtuosi” è contro il modello di una società plurale, paritaria, antiviolenta e giusta. Indicano, inoltre e non possiamo non evidenziarlo, quanto il maschilismo machista sia insediato nella nostra cultura. Non possiamo congelare l’ideologia della prevaricazione e del controllo maschile come una delle possibilità di lettura, sostenendo che sia una percezione del genere femminile. Essa è da combattere perché sbagliata, senza opzioni. 

Per questo il Partito Democratico continuerà a lavorare, sostenendo il Piano triennale degli interventi contro la violenza di genere” approvato in Consiglio il 19 aprile scorso, organizzando eventi di sensibilizzazione e tenendo alta l’attenzione su questi temi. 

Non possiamo rimanere indifferenti, è un impegno e una responsabilità di tutte e di tutti. 

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