Negare la storia, riscriverla, modificarla sono i primi passi che ogni dittatura compie e ha compiuto in passato. Chi studia la storia sa quale sia il rischio in questi casi.
Sempre più spesso le destre del nostro Paese mettono in dubbio diritti e valori su cui l’Italia e la sua Costituzione si fondano. Abbiamo cercato e continuiamo a lottare affinché tutto ciò non venga messo in discussione. Negare la Resistenza o voler riscrivere la Resistenza implica una volontà di nascondere la storia che ha portato alla liberazione del nostro Paese dalla dittatura nazi-fascista.
Mettere in discussione la figura di Emile Chanoux e il suo sacrificio per la Valle d’Aosta è inquietante e spaventa tutte e tutti noi del Partito Democratico.
Durante il congresso di Fratelli d’Italia, Domenico Aloisi ha affermato proprio la volontà di riscrivere la storia della Resistenza in Valle d’Aosta, affermando inoltre, citando Almirante: “il fascismo fa parte della storia: qui nessuno di noi è fascista, così come nessuno di noi è antifascista”.
Purtroppo ci aspettavamo queste dichiarazioni anche in Valle D’Aosta e puntualmente sono arrivate. Senza remore e senza pudore in un pomeriggio qualunque Emile Chanoux diventa fascista, con approssimazione storica e revisionismo a piene mani. Il peggio del peggio. No cari Fratelli d’Italia, Emile Chanoux non era fascista, è stato ucciso dai fascisti, mentre è fascista invece chi crede di riscrivere la storia. Fatevene una ragione! Il vero problema siete voi che nel 2024 fate fatica a dirvi antifascisti. Un grande Paese come l’Italia non permetterà che questo modo di riabilitare una stagione orrenda fatta di negazioni e violenze abbia corso.
In merito interviene anche la vicepresidente del Partito Democratico, l’On. Chiara Gribaudo: “Non è la prima volta che esponenti di FdI fanno questo tipo di dichiarazioni. Negare l’impegno della Resistenza di Emile Chanoux non vuol dire solo riscrivere la storia della Valle d’Aosta, ma di tutta la Regione alpina, visto che è dimostrato il suo impegno e il suo lavoro oltre i confini valdostani“.
Noi siamo tutte e tutti orgogliosamente antifascisti!