Consiglio Comunale di Aosta: morosità incolpevole e fondo sostegno alle locazioni

Lo scorso 4 maggio 2023, durante i lavori del Consiglio Comunale di Aosta, i gruppi che compongono la maggioranza hanno approvato un ordine del giorno che invita i parlamentari valdostani ad agire nelle sedi istituzionali affinché il Governo nazionale ripristini le dotazioni finanziarie relative al fondo per la morosità incolpevole e sostegno alle locazioni.

La notizia dell’azzeramento dei fondi era emersa durante un question time di febbraio, in cui il Ministro Salvini annunciava il mancato rifinanziamento. La conseguenza di tale scelta potrebbe comportare un deciso aumento degli sfratti e l’aggravamento di situazioni di fragilità finanziare che affliggono i cittadini e le cittadine aostani e non solo. Nonostante il tentativo di convergere ad una soluzione comune, i gruppi di opposizione si sono detti contrari alla nostra proposta.

Siamo stupiti di come la Lega Vda, che da sempre si dice sensibile alla tematica, abbia invece avuto un totale atteggiamento di chiusura condito dalla mancanza di volontà di affrontare un tema che sostengono di avere a cuore, ma evidentemente è solo propaganda.

Il Comune di Aosta ha deciso invece di unirsi al grido di allarme di tante amministrazioni comunali e di qualche amministrazione regionale che per effetto della scelta del ministro Salvini porterà all’aggravarsi e di situazioni di disagio abitativo.

Consulta regionale alle pari opportunità: le donne del PD VdA

La Consulta regionale alla Pari Opportunità ha rinnovato le sue componenti lo scorso 10 maggio 2023. L’Assessora comunale Titti Forcellati farà parte dell’organo in quanto designata dal Consiglio permanente degli enti locali, insieme a lei è stata eletta Fabiola Megna che ha ottenuto 18 voti di preferenza. Entrambe presenti nella Segreteria del Partito Democratico Valle d’Aosta e pronte a lavorare con impegno nella Consulta.

L’Assessora Forcellati nutre un’esperienza attiva anche nella Consulta alle Pari Opportunità del Comune di Aosta che si incontra con regolarità per lavorare su molti temi e all’organizzazione di eventi sul territorio comunale che promuovono le pari opportunità, come la rassegna “Miroir” del 2022.

Nella Consulta regionale ci saranno anche le Consigliere regionali Raffaella Foudraz (20 voti), Chiara Minelli (13 voti), Erika Guichardaz (8 voti).  Insieme a Fabiola Megna, sono state elette altre rappresentanti degli organismi femminili di sindacati, datori di lavoro, forze politiche, volontariato e associazioni: Miguelina Baldera Santana,  Franca Borre, Sonia Caracciolo, Sara Favre, Alessia Prochilo, Raffaella Matar-Sahd, Denise Noussan, Maria Elena Udali, Vera Verducci. 

Ci saranno inoltre: Cristina Del Favero (Cgil VdA), Alessandra Fanizzi (Conferenza valdostana delle professioni), Giacinta Prisant (Dora – Donne in VdA) e Patrizia Scaglia (Fondazione Comunitaria); Manuela Bergamasco (Vicesindaco di Quart), Dorina Brunod (Vicesindaco di Châtillon), Francesca Farinella (Consigliera comunale di Ayas), Clotilde Forcellati (Assessora di Aosta) e Raffaella Roveyaz (Consigliera comunale di Aymavilles); la Consigliera di parità Kaya Foletto.

Giovani Democratici a Roma dal Deputato Franco Manes

Nella giornata giovedì 27 aprile 2023 una delegazione di quattro giovani valdostani composta dalla segretaria dei Giovani Democratici della Valle d’Aosta, Sofia Colombini, Giuseppe Grassi (Azione), Nicolò Carlo Munier (Stella Alpina) e Fréderic Piccoli (Jeunesse Valdôtaine) si sono recati a Roma  per incontrare l’Onorevole Franco Manes e visitare la Camera dei deputati.

La parte più emozionante dell’esperienza romana è stata sicuramente quella di condividere l’esperienza della visita presso il secondo ramo del Parlamento italiano. L’imponente struttura conta numerose sale come la Sala delle donne, dedicata alle prime donne entrate a far parte delle Istituzioni della Repubblica italiana, per ricordare anche attraverso le immagini il contributo che hanno dato all’avanzamento politico e sociale del Paese. La Sala della Regina, sala di rappresentanza più grande dell’ala novecentesca del Palazzo, posta in corrispondenza del Transatlantico e attigua alle tribune dell’Aula che affacciano sul banco della Presidenza.

Abbiamo avuto l’opportunità di vedere i Deputati e le Deputate durante la discussione in Aula. La sera del giorno precedente, infatti, la maggioranza che sostiene il governo Meloni non era riuscita a trovare i voti necessari per approvare uno scostamento al bilancio dello Stato a causa dell’assenza di molti parlamentari durante i lavori, così da dovere ripetere la votazione il giorno successivo. Mai nella storia della Repubblica il Parlamento si era trovato in una situazione analoga, a dimostrazione della scarsa consapevolezza che alcuni Parlamentari della maggioranza di centro-destra  hanno del ruolo che ricoprono.

L’auspicio da parte di noi giovani è sicuramente quello di continuare a collaborare con il nostro Deputato al fine di continuare a garantire una cospicua rappresentanza valdostana a Roma, cercando anche di coinvolgere i nostri coetanei alla scoperta del mondo politico.

Lettera del Segretario: solidarietà all’Emilia-Romagna

Le immagini che arrivano dall’Emilia-Romagna hanno duramente impressionato tutti e ci hanno ricordato l’angoscia dell’ottobre 2000, quando la Valle d’Aosta fu colpita dall’alluvione. Ventitre anni dopo l’Emilia-Romagna ci riconsegna le stesse istantanee fatte di disperazione e di dolore, a cui fanno seguito buoni propositi per il futuro.

Il “non deve succedere mai più” lo abbiamo sentito troppe volte. Ora è davvero l’ora di dire basta alle improvvisazioni ed investire nella salvaguardia del territorio, che poi vuol dire salvaguardare le vite umane e l’economia di questo Paese. Cinque miliardi di danni, la prima stima. Probabilmente una stima in difetto, visto che per risollevare l’economia di alcuni settori in quei territori ci vorranno anni.

Non si rimandi un piano strategico di manutenzione del territorio, di consolidamento dei versanti, di messa in sicurezza del territorio italiano che per oltre il 30% è inserito in aree a rischio. Lo dobbiamo fare investendo, programmando e superando le divisioni sterili e puerili che anche in questo settore caratterizzano questo Paese. In Emilia-Romagna non è solo piovuto tanto, ma è successo quello che si poteva immaginare. Non è un problema solo emiliano, ma è un problema dell’intero Paese. Voglio sottolineare che si tratta di un problema tremendamente complesso che non ha nulla a che fare con gli slogan semplicistici di questi giorni. Io confido che questa volta non si possa fare finta di nulla. L’Emilia Romagna è una regione grande, fatta di eccellenze, un pezzo significativo dell’economia dell’intero Paese. Dimenticare questa alluvione sarà complesso, la politica faccia la sua parte. Tutta la politica, dimostrando un spirito di coesione. Da questo punto di vista il Partito Democratico c’è e farà la sua parte, senza però rinviare di un giorno la discussione.

Nei giorni scorsi il PD VDA ha inviato un messaggio di solidarietà al Presidente della regione Stefano Bonaccini. Ci ha risposto con parole toccanti:

Carissimi compagni e amici del PD della Valle d’Aosta, grazie davvero di cuore per vicinanza e solidarietà, sempre gradite e di conforto. A distanza di undici anni, per noi questo è un altro terremoto. Ma sono certo che ci rialzeremo, tutti assieme, ancora una volta”.

La parola ‘assieme‘ rappresenta lo spirito di comunità che siamo convinti consentirà all’Emilia-Romagna di uscire presto da questo momento difficile, sulle note di Romagna Mia, diventata colonna sonora spontanea di questa tragedia.

Nel nostro piccolo abbiamo cominciato una raccolta di fondi, che proseguirà nei prossimi giorni con le modalità che vi comunicheremo strada facendo.

Gli eventi per celebrare il 25 aprile ad Aosta

Tra gli eventi che si sono svolti in tutto il territorio regionale, vogliamo soffermarci su due in particolare del 24 e del 27 aprile 2023.

Nella serata di lunedì 24 aprile la Fondazione Dolchi, con il patrocinio del Comune di Aosta, ha proposto un evento con ospiti Aida e Dario Foà. Due testimoni della Shoah che nel 1938, quando vennero emanate le leggi razziali, erano bambini e che hanno subito sulla loro pelle l’orrore di quegli anni. Le testimonianze di Aida e Dario, accompagnate da Maria Pia Simonetti, moderatrice della serata, hanno colpito il pubblico presente in sala. Vi lasciamo il link con l’intervista realizzata da Fabiola Megna a Radio Proposta Aosta ai coniugi Foà, così che le loro parole possano arrivare a tutte e tutti voi.

Intervista – prima parte; intervista – seconda parte

Nella serata di giovedì 27 aprile, invece, il Comune di Aosta ha proposto l’evento “Alle origini del male. L’ordinamento criminale della deportazione” con Patrik Vesan, Roberto Calvo ed Ermanno Vitale.

(Articolo in aggiornamento)

Lettera del Segretario: la sfide non spaventano il nuovo PD

L’imperativo è condurre il PD fuori da un periodo complesso e farlo insieme. La fase che segue qualsiasi congresso non è mai stata semplice. Un periodo di assestamento è fisiologico, ma la necessità che questo nuovo corso del PD tenga unite tutte le anime è indispensabile. Bene dunque i primi mesi della segreteria Schlein, ma comprendo anche le preoccupazioni politiche di qualcuno. Non capisco e non mi piacciano invece le fughe repentine verso altri partiti.
Da questo punto di vista un vero Partito Democratico, un vero partito di massa che rappresenta una parte significativa dell’elettorato italiano ha l’obbligo di fare sintesi. Ottime le prime azioni di questo periodo. Sanità, lavoro e transizione ecologica sono le questioni centrali di cui occuparsi. Arriverà il tempo dei temi etici in cui la pluralità di opinioni non deve spaventare, ma deve diventare una ricchezza. Perché bene i dibattito interno, ma dobbiamo sempre ricordarci che l’avversario vero non sono i nostri compagni di viaggio, ma una destra inadeguata per il governo di questo paese perché tutta ideologica. Il revisionismo di qualche componente del governo deve preoccuparci. Sentire parlare di sostituzione etnica o del 25 aprile come qualcosa di superato è grave e produce un’azione di governo fatta di slogan e di ideologie. Da questo punto di vista i primi mesi di governo sono pieni di esempi. Basti pensare a come viene affrontata la questione immigrazione. Il cosiddetto decreto Cutro ne è l’esempio.
Allora è ora di stringere le fila, di ricreare un grande e popolare Partito Democratico e poi di affrontare in modo serio anche la questione alleanze. Riconquistare la maggioranza in questo paese non sarà semplice. Ma la luna di miele degli italiani con questa destra che non da risposte ed esacerba la differenze sociali non durerà molto. Dobbiamo creare un’alternativa ampia e larga. Dove lo abbiamo fatto (mi viene in mente la città di Udine) i risultati si sono visti. Dipende da noi, dalla capacità di costruire un partito di tutti e di confrontarci con chi ha un’idea diversa di paese rispetto alla compagine che guida questo paese. Non sarà semplice e richiederà pazienza ma le sfide non spaventano questo nuovo PD.

Comune di Aosta: rendiconto 2022

Il Consiglio Comunale di Aosta, inizialmente previsto per la fine del mese di aprile, è stato rinviato nei giorni 3 e 4 maggio 2023 per consentire alle strutture amministrative di chiudere la stesura del rendiconto per l’esercizio 2002 e all’assise aostana di approvarlo nei termini previsti.

Un rendiconto che pareggia sulla cifra di 110 milioni di euro e che ci permette la fotografia finanziaria dell’annualità 2022. 

Il Bilancio del Comune di Aosta, con i suoi numeri, ci restituisce un ente sano, in grado di guardare al futuro con assoluta tranquillità. Le scelte programmate operate dalla maggioranza che amministra il Comune stanno per essere portate a compimento in coerenza con il programma di legislatura

Sono sotto gli occhi di tutti gli interventi dentro la città, prima fra tutti i lavori della pista ciclabile, che sta proseguendo spedita; gli interventi sulla viabilità che stanno interessando ad esempio Via Monte Emilius.  Il 2022 sarà ricordato anche per la riapertura del Caffè Nazionale, la riqualificazione del Quartiere Cogne, il lavoro sull’abbattimento delle barriere architettoniche, le numerose manifestazioni che hanno arricchito l’offerta turistica, senza dimenticare lo straordinario lavoro svolto per la partecipazione di Aosta a Capitale della Cultura 2025.

Questi sono solo alcuni dei temi che verranno illustrati durante la presentazione del rendiconto da parte dei nostri consiglieri, in un consiglio che si preannuncia sicuramente animato per il tema che sarà chiamato ad affrontare.

Mauro Berruto: il diritto allo sport

Lo sport fa due grandi cose: quello praticato genera benessere, salute, contribuisce a definire il sé e la relazione con gli altri, mentre quello di vertice, produce spettacolo e ispirazione.

Lo sport è un linguaggio universale, capace di arrivare in ogni angolo del mondo, superare barriere linguistiche. I suoi grandi campioni possono rivolgersi a platee planetarie, hanno in mano una piattaforma più forte di ogni totalitarismo politico o religioso. Nelle fibre di quel tessuto di una maglia da calcio c’è una passione che fa battere il cuore nello stesso modo a un diseredato come a un miliardario. La storia stessa dello sport si intreccia con la storia del mondo e, più in generale, con geografia, sociologia, antropologia, arte, scienza, letteratura, politica.

Lo sport è un fatto sociale totale, dunque è anche un fatto culturale, ovvero straordinaria espressione, insieme spirituale e fisica, capace di educare la testa prima, o almeno insieme, che il fisico. Per tutti questi motivi la collocazione scelta per l’inserimento dello sport nella nostra Costituzione, l’articolo 33, è quella ideale, anzi è la più suggestiva. Lo sport proprio lì, fra arte e scienza, ma non solo: l’articolo 33 è un ponte fra l’articolo 32 che difende il diritto alle cure e alla salute nella forma universalistica e l’articolo 34 che invece tutela il diritto all’istruzione. La formula scelta sarà: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” e quel verbo “riconoscere” è un verbo forte, che determina la dignità di un diritto. E allora il neonato “diritto allo sport” avrà necessità di politiche pubbliche per poter essere reso accessibile senza differenza di genere, di età, di orientamento sessuale, di talento, di abilità o disabilità, di provenienza geografica, soprattutto di disponibilità economica, perché non è un segreto che nel nostro Paese, fino ad oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, fa sport solo chi se lo può permettere. Sarà una rivoluzione epocale e succederà molto presto. Sono il primo firmatario di questa proposta che dall’estate diventerà realtà con consenso unanime dei due rami del Parlamento e con enorme orgoglio rivendico il ruolo decisivo che il Partito Democratico ha giocato per arrivare a questo successo.

(Mauro Berruto)

Segreteria Nazionale e Regionale

La Segretaria del PD ha formato la squadra che guiderà il Partito. Dieci donne e dieci uomini, denominatore comune le competenze.  Elly Schlein ha coinvolto nella Segreteria persone con esperienze pluriennali nel proprio ambito di competenza, per poter lavorare ai temi importanti come il lavoro, il welfare, i diritti civili, la transizione ecologica, per citarne alcuni.

Prima di elencare la squadra della Segreteria Nazionale, comunichiamo che Chiara Orlandi si è dimessa dalla Segreteria Regionale ed è subentrata al suo posto Fabiola Megna.

Componenti della Segreteria nazionale del Partito democratico:
Alessandro Alfieri: Riforme e PNRR
Davide Baruffi: Enti Locali
Marta Bonafoni: Coordinatrice della segreteria, Terzo settore e Associazionismo
Stefania Bonaldi: Pubblica amministrazione, Professioni e Innovazione
Annalisa Corrado: Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030
Alfredo D’Attorre: Università
Marco Furfaro: Responsabile iniziative politiche, Contrasto alle diseguaglianze, Welfare.
Maria Cecilia Guerra: Lavoro
Camilla Laureti: Politiche agricole
Marwa Mahmoud: Partecipazione e Formazione politica
Pierfrancesco Majorino: Politiche migratorie e Diritto alla Casa
Irene Manzi: Scuola, Educazione dell’infanzia, Istruzione, Povertà educativa
Antonio Misiani: Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture
Giuseppe Provenzano: Esteri, Europa, Cooperazione internazionale
Vincenza Rando: Contrasto alle mafie, Legalità e Trasparenza
Sandro Ruotolo: Informazione, Cultura, Culture e memoria
Marco Sarracino: Coesione territoriale, Sud e aree interne
Marina Sereni: Salute e Sanità
Debora Serracchiani: Giustizia
Igor Taruffi: Responsabile Organizzazione
Alessandro Zan: Diritti

Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella Segreteria il Coordinatore dei Sindaci e il Coordinatore dei Segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla Segreteria sia la Portavoce della Conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i Giovani democratici.

Inoltre segnaliamo i Dipartimenti tematici che lavoreranno insieme alla Segreteria:
Dipartimento delle politiche per lo sport: Mauro Berruto
Dipartimento Transizione digitale, Scienza aperta e Big data: Annarosa Pesole
Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione: Iacopo Melio

Infine:
Capo Segreteria della Segretaria Nazionale Elly Schlein: Giovanni Gaspare Righi
Portavoce della Segretaria Nazionale Elly Schlein e Responsabile Comunicazione del Partito Democratico: Flavio Alivernini

Festa della Liberazione, buon 25 aprile

 Crisi, economica, sociale, della fiducia nella democrazia; la crisi non è democratica: coinvolge prima i fragili, aumenta le disparità, chi non ha le risorse per sopravvivere muore, chi le ha viene preso dal terrore di perderle e aumenta sempre di più la disparità fino al collasso.

È facile in queste condizioni il ripresentarsi di una tentazione ancestrale, quella della chiusura in difesa, di cedere al potere assoluto che spinge, per sua natura, verso il nazionalismo autarchico, dove la solidarietà non può trovare spazio, nemmeno quando non vi è nulla da perdere per riconoscere i diritti altrui, ad eccezione, naturalmente, dell’assolutezza della visione imposta dal potere stesso. Questo accadde alle origini del Nazismo.

Oggi si aggiunge la crisi climatica ma, oggi, abbiamo gli strumenti per comprendere la follia, l’obsolescenza, di questa visione: si tratta di una soluzione che, storicamente, ha sempre dimostrato di avere in sé stessa la propria fine già scritta, semplicemente perché propone una forma di società instabile e non sostenibile, diretta inevitabilmente verso un baratro.

Il silenzio di 60.000.000 milioni di morti lo testimonia, la Resistenza che celebriamo lo grida, e si unisce alle voci delle partigiane che coraggiosamente oggi cadono nel mondo per rivendicare i loro diritti, di chi è costretto ad emigrare dai disastri climatici, di chi lotta per i diritti e per salvare il pianeta, di chi ancora è vittima delle pulizie etniche.

La resistenza fu quanto di più lontano si possa immaginare dall’autarchia: combatterono e morirono persone di paesi e culture diverse, fianco e fianco, convinti che non esista libertà se resta qualcuno che ne è privo. La rete resistente superava le frontiere e creò la consapevolezza della necessità di realizzare l’unità politica dell’Europa in antitesi al nazismo, il ripudio della guerra e delle disuguaglianze: in questo capitolo di storia troviamo le radici della nostra cultura. La liberazione che celebriamo è il coronarsi di un percorso non solo come concatenazione di eventi ma anche e soprattutto di evoluzione sociale.

La liberazione ha soprattutto sancito una nuova scuola di pensiero, qualcosa che è nato dallo sprofondare nei baratri peggiori dell’umanità, un toccare il fondo a livello globale che ha creato suo malgrado la spinta verso una nuova consapevolezza: il valore della collaborazione, il valore dell’uguaglianza e del libero pensiero

La conoscenza della storia è lo strumento basilare per la comprensione di noi stessi, e se la memoria sopravvive e diventa istinto, la storia non può essere manipolata; non cadere nella lucida follia dei seminatori di dubbio e confusione è già oggi il primo atto di resistenza. Ogni regime si basa sulla manipolazione culturale. Il sovraccarico di idealizzazione perversa degli interessi nazionali, supportato da degna propaganda, negazionismo, manipolazione linguistica, sin dalla scuola nella più tenera età, è sempre stato un efficace mezzo di distruzione del senso di collaborazione da sostituire con lo “squadrismo”, l’interesse e la conquista.

I cittadini che rifiutarono il fascismo e crearono la resistenza rifiutarono l’induzione di pensiero e questo li portò a scoprire una nuova consapevolezza: il valore della collaborazione e della parità che scrissero nella Costituzione con un compito per la nostra repubblica: rimuovere ogni ostacolo per arrivare alla loro piena realizzazione.

A tutti, poiché per tutti è stata, buona festa della Liberazione.