Il 27 gennaio è stata la ricorrenza del giorno della Memoria. È stata l’occasione per il Consiglio Comunale di Aosta di ricordare i tragici fatti della Seconda Guerra Mondiale e dei crimini perpetrati durante quegli anni bui. Durante la seduta del Consiglio Comunale è stato approvato un Ordine del Giorno presentato dalla consigliera Cecilia Lazzarotto che impegnava l’Ufficio di Presidenza del capoluogo a reperire delle risorse finanziarie e promuovere un bando pubblico che istituisse una borsa di studio aperta agli studenti e alle studentesse universitari/e per le tesi di approfondimento e di ricerca svolte sull’argomento. L’iniziativa ha visto il voto unanime di tutto il Consiglio.
Sempre nel corso della seduta del Consiglio comunale, i lavori sono stati interrotti per una comunicazione davvero importante per tutta la città di Aosta. Il Sindaco Nuti ha annunciato che la città è stata tra le 10 candidate a diventare Capitale della Cultura per il 2025. La notizia è stata accolta da tutti i consiglieri e consigliere con un lungo applauso. Un risultato straordinario che ha premiato il lavoro e l’impegno svolto.
Infine, come da tradizione, la città di Aosta si è animata per la “Millenaria” che ha visto esporre lungo le vie del centro le opere della tradizione artigiana valdostana. Una due giorni che ha visto oltre 179mila passaggi che hanno animato tutto il centro storico.
Il Comune di Aosta ha conferito il “Premio Città di Aosta – Franco Balan” all’espositore Bruno Diémoz che con la sua opera ha saputo incarnare la tradizione e la ricerca e lo spirito dell’innovazione ed il “Premio Enfanthéâtre”, conferito da una giuria composta di soli bambini e che è stato vinto invece da Michel Rosset per la sua opera.
La prima fase di voto vede il candidato Stefano Bonaccini in testa. Il governatore dell’Emilia Romagna ha ottenuto, infatti, il 52, 87% delle preferenze espresse dagli iscritti e dalle iscritte nei circoli di tutta Italia. A seguire Elly Schlein con il 34,88%. Rimangono esclusi dalla votazione finale Gianni Cuperto (7,96%) e Paola De Micheli (4,29%).
In Valle d’Aosta il divario Bonaccini-Schlein è inferiore. Nei circoli della nostra regione i due candidati hanno ottenuto rispettivamente il 43,08% e il 40%. Come nel resto del Paese decisivo sarà il voto nei seggi previsto per domenica 26 febbraio 2023. Un voto aperto e democratico, a cui potranno partecipare non solo gli iscritti e le iscritte al Partito Democratico, ma tutti/e coloro che votano il PD e si riconoscono nel Partito e in uno dei due candidati.
Inseriamo le mozioni dei due candidati così da consentire agli indecisi di informarsi ulteriormente prima di recarsi ai seggi:
Siamo giunti all’ultima fase del Congresso che ci porterà all’elezione del/la futuro/a Segretario/a del Partito Democratico.
Domenica 26 febbraio dalle h.8.00 alle h.20.00 si potrà votare nei seggi presenti in tutta Italia (trova il tuo seggio cliccando sul link: https://trovaseggio.primariepd2023.it/). Gli iscritti e le iscritte al Partito e tutti gli elettori e le elettrici del Partito Democratico sono invitati a scegliere tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, voto democratico e aperto che designerà il futuro del PD.
Buon voto a tutte e a tutti!
In Valle d’Aosta saranno presenti 9 seggi:
Morgex – Piazza della Resistenza, 9 (chalet), dalle 8.00 alle 20.00. I comuni collegati al seggio sono:
Avise
Courmayeur
La Salle
La Thuile
Pré-Saint-Didier
Saint-Pierre – Località Tache, 1 (Municipio), dalle 8.00 alle 20.00. I comuni collegati al seggio sono:
Arvier
Aymavilles
Cogne
Introd
Rhêmes-Notre-Dame
Rhêmes-Saint-Georges
Saint-Nicolas
Saint-Oyen
Valgrisenche
Valsavarenche
Villeneuve
Aosta – Corso Battaglione, 138B (sede PD), dalle 8.00 alle 20.00; piazza Battaglione Monte Cervino (gazebo) dalle 10.00 alle 18.00 e piazza Chanoux, 32 (sala Hôtel des États) dalle 8.00 alle 20.00. I comuni collegati ai seggi sono:
Allein
Charvensod
Bionaz
Doues
Étroubles
Gignod
Gressan
Jovençan
Ollomont
Oyace
Pollein
Roisan
Saint-Christophe
Saint-Rhémy-en-Bosses
Sarre
Valpelline
Quart – Via del Ponte Vecchio, 1 (sede delle associazioni), dalle 8.00 alle 20.00. I comuni collegati al seggio sono:
Brissogne
Chambave
Fénis
Nus
Saint-Marcel
Verrayes
Saint-Vincent – Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (gazebo), dalle 10.00 alle 18.00 I comuni collegati al seggio sono:
Antey-Saint-André
Chamois
Châtillon
Emarèse
La Magdeleine
Pontey
Saint-Denis
Torgnon
Valtournenche
Verrès – Piazza Europa, 1 (salone “Bonomi”), dalle 8.00 alle 20.00. I comuni collegati al seggio sono:
Arnad
Ayas
Brusson
Challand-Saint-Anselme
Challand-Saint-Victor
Champdepraz
Issogne
Montjovet
Donnas – Via Binel, 35 (sala polivalente), dalle 8.00 alle 20.00. I comuni collegati al seggio sono:
Il percorso che sta accompagnando il Partito Democratico alle primarie e all’elezione del/la nuovo/a Segretario/a è entrato nel vivo.
Anche nella nostra regione, dopo l’Assemblea regionale del 27 gennaio 2023, è il momento della presentazione delle mozioni dei/le candidati/e nei circoli.
Il primo appuntamento in bassa valle a Verrès si è svolto ieri, venerdì 3 febbraio 2023. Il prossimo appuntamento è a Quart lunedì 6 febbraio alle h.20.30, l’ultimo sarà ad Aosta venerdì 10 febbraio alle h.20.30. Appuntamenti importanti che consentiranno alle iscritte e agli iscritti del Partito Democratico di scegliere i due candidati che andranno alle primarie di domenica 26 febbraio.
In questa prima fase la voce viene data al partito, mentre il giorno delle primarie potranno votare anche i/le non iscritti/e.
Per conoscere le mozioni dei 4 candidati puoi cliccare sul nome, troverai il pdf allegato
Il 30 dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio comunale di Aosta il bilancio di previsione per il triennio 2023/2025.
Per il secondo anno consecutivo, il bilancio viene approvato entro la scadenza del 31 dicembre, consentendo a tal fine di poter essere operativi già fin dalle prime settimane del mese di gennaio evitando così la gestione provvisoria che impone impegni di spesa limitati a dodicesimi degli stanziamenti previsti.
Dopo un lungo dibattito che è durato due giorni, il bilancio è stato approvato con 19 voti favorevoli contro le 5 astensioni dei consiglieri dell’opposizione, su 24 consiglieri presenti.
L’anno che si è appena concluso, se da un lato ci lascia sperare di esserci lasciati alle spalle i momenti più critici causati dalla pandemia, dall’altro lato, con la crisi energetica dovuta al conflitto scoppiato in Ucraina, ci metterà di nuovo di fronte ad un aumento del costo della vita che non risparmierà certamente le famiglie, le attività commerciali, le imprese e anche le istituzioni.
Ciononostante, in questo contesto macroeconomico di incertezza, il bilancio del Comune di Aosta che pareggia sulla cifra di 99 milioni, sarà comunque in grado di garantire l’erogazione dei servizi e in alcuni casi anche di migliorarne la qualità, dall’altro lato le imposte e le tariffe non subiranno aumenti.
Ci riferiamo in particolare all’assistenza anziani che nel 2023 sarà posto nuovamente a procedura di evidenza pubblica e che prevederà un aumento qualitativo del servizio, così come gli asili nido, ai 126 posti esistenti se ne aggiungeranno altri 24 che saranno frutto di convenzione, almeno inizialmente, con strutture private accreditate.
Importanti anche gli investimenti sulla città finanziati in particolare dalle risorse che giungeranno dal PNRR. Con tali finanziamenti si procederà alla riqualificazione energetica del quartiere Cogne, la costruzione di un asilo nido nel quartiere Dora e l’efficientamento energetico del teatro Giacosa, solo per citarne alcuni.
Entro la fine del 2023 è previsto il termine dei lavori della pista ciclabile che si snoderà all’interno della città per una lunghezza di 14 km. Una città ricca di cantieri, che porteranno qualche disagio ai cittadini e ai quali viene chiesto un piccolo sacrificio ma che permetterà di restituire una città nuova e più vivibile.
Con la dimissioni del Presidente della Regione Erik Lavevaz, formalizzate nell’ultimo Consiglio Regionale, si è ufficialmente aperta la crisi politica in Regione. Si tratta di crisi politica perché dal punto di vista amministrativo la Giunta non ha patito, se non parzialmente, queste turbolenze politiche.
Ora si apre dunque una fase nuova, che deve concludersi entro 60 giorni pena il ritorno alle elezioni, cosa questa da evitare perché non è il momento di elezioni, ma il momento di fornire risposte ai valdostani e alle valdostane.
La tanta evocata responsabilità deve diventare realtà non in 60 giorni ma
prima. Di responsabilità non se parli solo ma la si pratichi. Da questo punto di
vista il PD e il gruppo dei Federalisti Progressisti hanno dimostrato la propria
credibilità nel corso di questa legislatura. Una politica pragmatica per dare risposte, per consentire ai valdostani di ragionare in prospettiva per uscire da un periodo storico molto complesso fatto di pandemia, guerra e crisi
energetica. Continueremo a farlo, avendo ben chiaro al tempo stesso che non
parteciperemo ad ammucchiate o a soluzioni pasticciate. Da questa crisi si esce con il rafforzamento di una maggioranza che ha lavorato bene,
scrivendo un nuovo programma da qui a fine legislatura, fissando i termini
temporali entro i quali si darà corpo alle varie questioni, prima su tutte la
riforma di una legge elettorale del tutto inadeguata.
È l’unico modo per salvare la politica che in questo momento non gode certo di grande credibilità. E l’unico modo per immaginare il futuro di questa regione. Basta personalismi, basta crisi al buio, basta sacrificare il futuro in nome di qualsivoglia tornaconto personale. O le forze responsabili di questa regione sapranno farlo oppure ancora una volta la vecchia politica, la politica autoreferenziale avrà vinto. Noi faremo di tutto perché tutto ciò non accada.
Noi siamo fatti così: mettiamo prima l’interesse generale dei valdostani e delle valdostane.
Gli/Le iscritti/e al Partito Democratico stanno entrando nel vivo delle fasi più operative del Congresso che porterà all’elezione della futura Segreteria del Partito.
Nei giorni scorsi è stato approvato il “Manifesto dei valori e dei principi” del Partito Democratico. Adesso è il momento del confronto tra i/le candidati/e.
Due candidate e due candidati: Paola De Micheli, Elly Schlein, Stefano Bonaccini e Gianni Cuperlo. In questa fase verranno presentate le mozioni di ognuno di loro. A seguito della votazione nei circoli (riservata agli
iscritti al Partito Democratico), solo due di loro si confronteranno alle primarie di domenica 26 febbraio 2023.
In Valle d’Aosta le mozioni dei/lle candidati/e verranno presentate all’Assemblea regionale prevista per venerdì 27 febbraio 2023 alle h.20.30 presso la sala conferenze dell’Hotel Omama di Aosta, situato in via Torino.
I referenti dei coordinamenti regionali dei candidati presenteranno le mozioni e il dibattito di confronto sarà aperto e libero.
Per approfondire le candidature sostenute dai coordinamenti/comitati della Valle d’Aosta è possibile trovare un documento cliccando sul nome (in aggiornamento):
Stefano Bonaccini
Elly Schlein
Gianni Cuperlo
Per il 26 febbraio 2023 abbiamo predisposto diversi seggi nel territorio valdostano, tra alta Valle, città di Aosta, media e bassa Valle. Ogni sede verrà comunicata nei prossimi giorni sul nostro sito e attraverso la nostra newsletter e tutti i canali di informazione.
Nel 2000, cinque anni prima del riconoscimento internazionale deciso dall’ONU, nell’Italia dei Presidenti Carlo Azeglio Ciampi e Giuliano Amato, il Parlamento Italiano approva la legge 20 luglio 2000 n. 211 le cui finalità sono ben evidenziate dagli articoli 1 e 2:
Art.1 “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Art.2 “In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Di questo evento terribile e inumano esistono molte testimonianze di persone sopravvissute che in varie forme hanno raccontato l’immensa e devastante tragedia che hanno subito, contribuendo al ricordo e alla condanna di quell’esperienza terribile con autobiografie, romanzi e saggi che poi si sono trasformati in film e documentari, in incontri pubblici di testimonianza, due soli nomi per rappresentarli tutti Primo Levi e Liliana Segre.
Per il Giorno della Memoria del 2023 proponiamo la testimonianza di Edith Bruck: Il pane perduto, libro che racconta la sua terribile esperienza di piccola ebrea ungherese che viveva in un villaggio chiamato “sei case” e che assiste in quel piccolo mondo all’inspiegabile sviluppo dell’odio nei confronti degli ebrei e poi alla tragica esperienza dei campi di sterminio e dopo come sopravvissuta, alle difficoltà di un ritorno ad una vita normale, alle incomprensioni nel rapportarsi con chi non ha vissuto una tragedia così crudele, al tentativo di una vita in Israele e infine l’approdo in Italia.
Edith Bruck oltre ai tanti lavori fatti nel prosieguo della sua vita in Italia è diventata scrittrice, poetessa e nella vita moglie di Dino Risi, poeta e conosciuto regista italiano.
Anche Edith Bruck ha scelto di raccontare nelle scuole la sua esperienze nei campi di sterminio, riportiamo un estratto della lettera a Dio che conclude suo libro :
“Ti prego, per la prima volta ti chiedo qualcosa. La memoria, che è il mio pane quotidiano, per me infedele fedele, non lasciarmi nel buio, ho ancora da illuminare qualche coscienza giovane nelle scuole e nelle aule universitarie dove in veste di testimone racconto la mia esperienza di una vita. Dove le domande più frequenti sono tre: se credo in Te, se perdono il Male e se odio i miei aguzzini. Alla prima domanda arrossisco come se mi chiedessero di denudarmi, alla seconda spiego che un ebreo può perdonare solo per se stesso, ma non ne sono capace perché penso agli altri annientati che non perdonerebbero me. Solo alla terza ho una risposta certa: pietà sì verso chiunque, odio mai, per cui sono salva, orfana, libera e per questo Ti ringrazio nella Bibbia Hashem, nella preghiera Adonai nel quotidiano Dio.”
Un anno di segreteria. Proviamo a riassumere in poche righe il grande lavoro di quest’anno.
Se non per alcune eccezioni, il gruppo della Segreteria si è riunito tutte le settimane per affrontare le questioni politiche che hanno caratterizzato l’ultimo anno, dall’ormai infinita crisi regionale, alle elezioni politiche, alla proposta di legge elettorale.
Procediamo con ordine. Un lavoro lungo e che spesso è sembrato fantascientifico agli occhi di molte persone, ma il grande lavoro svolto dai nostri Consiglieri Regionali e dalla delegazione politica che si è confrontata con le diverse forze politiche ha scongiurato la definitiva crisi regionale. In un momento delicato, caratterizzato dalla crisi dovuta alla pandemia, poi dal conflitto russo-ucraino, e successivamente dalla crisi energetica, la nostra regione non doveva e non poteva affrontare anche un’ulteriore crisi governativa a livello regionale. Abbiamo visto come la crisi del governo nazionale non abbia portato benefici al Paese e rallentato molte misure e aiuti, non dimenticando la pessima legge di bilancio approvata da Camera e Senato in questi giorni, che vede come priorità gli investimenti alle squadre di calcio, ma non finanziamenti maggiori per la sanità o l’istruzione.
Un lungo lavoro di trattative ha portato anche alla candidatura di Franco Manes, eletto alla Camera, e Patrik Vesan, che per pochissimi voti non è diventato Senatore. La collaborazione con entrambi continua, recentemente erano presenti al nostro evento che avrà cadenza annuale, dedicato alla montagna lo scorso 19 novembre.
Il 2022 ha portato alla ritorno di eventi sul territorio. Abbiamo parlato di pari opportunità e maternità con Alice Brioschi, che ha presentato il suo libro “Non sei il tuo senso di colpa”. Abbiamo organizzato nella nostra sede, rinfrescata e ristrutturata, la festa di tesseramento nel mese di giugno. A settembre abbiamo riportato in Valle d’Aosta (a Champdepraz) la Festa dell’Unità, uno sforzo importante consentito grazie al grande lavoro dei circoli della bassa Valle. Tre giorni che hanno consentito momenti conviviali, ma soprattutto riflessioni con i ragazzi dell’associazione Tocca a noi, nonché il delicato tema del Welfare affrontato con i senatori uscenti e i nostri candidati.
Per il 2023 abbiamo già in mente molte altre iniziative, politiche e culturali, per ridare al nostro Partito il ruolo di protagonista nella nostra regione. Ripartiremo sicuramente dal Congresso Nazionale.
Abbiamo superato da poco i due anni di legislatura e, nonostante le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, il gruppo, di cui il Partito Democratico fa parte in Consiglio Regionale, FP-PD ha raggiunto obiettivi importanti per i cittadini e le cittadine valdostani/e.
Ricordiamo che il gruppo FP-PD è composto da: Alberto Bertin, Presidente del Consiglio, Jean-Pierre Guichardaz Assessore, Antonino Malacrinò Presidente della II Commissione e partecipa anche alla V, Andrea Padovani segue la I, la IV e la V Commissione oltre alla Commissione Regolamento ed è componente del Consiglio politiche del lavoro e del Gruppo interistituzionale sulla disabilità e Paolo Cretier, Capogruppo è in I e III Commissione e nel Forum molestie e violenze di genere.
Nel 2022 la maggioranza regionale ha approvato 35 atti amministrativi e 27 disegni di legge. Si tratta di un dato importante, perché bisogna tenere conto della situazione di costante emergenza dovuta alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Le conseguenze sociali ed economiche sono state decisamente complesse e hanno impegnato l’intera maggioranza nella decisione di distribuire risorse ai cittadini e alle imprese del territorio. I bonus erogati sono importanti, ma sappiamo non essere risolutivi, ma consentono di affrontare il futuro con maggiore respiro.
Il gruppo FP-PD ha sostenuto leggi con l’obiettivo di creare sviluppo e nuovi posti di lavoro, che grazie ad imprenditori lungimiranti potranno trovare realizzazione, “interventi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile nei settori industria e dell’artigianato”.
Tra le attività principali, ricordiamo la costituzione dell’Osservatorio permanente sulla legalità e criminalità organizzata e di tipo mafioso. Si tratta di un obiettivo importante per la nostra regione che, come dimostrato da sentenze della magistratura, è risultata non essere immune dal sistema mafioso, ma che da quest’anno avrà l’Osservatorio con funzioni consultive, propositive, di studio, nonché di supporto in materia di prevenzione e di contrasto dei fenomeni mafiosi. Inoltre, tra gli obiettivi dell’Osservatorio vi è la promozione della cultura della legalità.