Montagna 4.0. La Valle d’Aosta di domani

Sabato 19 novembre, alla saletta BCC di Aosta, il Partito Democratico della Valle d’Aosta ha organizzato un momento di confronto e dibattito sul tema della montagna.

È stato, per il nostro Partito, il primo evento pubblico organizzato dopo il congresso regionale dello scorso anno e ha visto una buona partecipazione di pubblico. L’evento è stato efficacemente pubblicizzato dalla Rai regionale con un servizio molto ricco e dettagliato. 

La riuscita dell’evento probabilmente è da ricercare sia nella qualità degli ospiti che sono stati invitati a parlare, sia nella formula adottata.

Si è infatti organizzata la giornata con tre tavoli tematici: il primo, sullo Sviluppo economico in cui il tema del turismo lo ha fatto da padrone, il secondo su Agricoltura, ricerca e innovazione dove due docenti universitari ci hanno illustrato alcune buone pratiche locali che qualificano l’eccellenza valdostana in tema di agricoltura e innovazione, il terzo su Welfare e servizi, forse il tavolo più numeroso dove la qualità degli oratori ci ha riportato uno spaccato della società di cui non tutti eravamo a conoscenza. Infine, l’ultimo tavolo, meno tematico e più politico, ha tracciato le conclusioni di una giornata ricca di spunti e di riflessioni.

Una formula, quella dei tavoli tematici, molto ben riuscita che consente un buon momento di approfondimento su temi specifici ma, allo stesso tempo, un certo grado di libertà per coinvolgere il pubblico in sala. Una formula che la Segreteria del Partito ha intenzione di replicare, magari con serate a tema e un tavolo tematico per serata, su argomenti centrali del dibattito politico regionale o nazionale. 

Ogni suggerimento è, come sempre, ben accetto.

Consiglio regionale: aumentati gli aiuti

Nelle scorse settimane vi abbiamo indicato due provvedimenti a favore di famiglie e imprese si tratta rispettivamente del “Bonus Social” e del “Bonus Entreprise”. 

Già in fase di presentazione delle misure della Legge regionale 21/2022, visto il particolare momento socio economico e le particolari difficoltà in cui si trovano famiglie e imprese valdostane, il Governo regionale si era impegnato ad aumentare le risorse messe a disposizione al fine di contenere gli effetti dell’incremento dei prezzi nei settori energetici.

Infatti nella seduta del Consiglio regionale del 2 novembre scorso, con l’approvazione del disegno di legge regionale n.78 recante il terzo provvedimento di variazione al bilancio di previsione, è stata disposta un’integrazione per queste due importanti misure. 

Vengono dunque raddoppiati i fondi messi a disposizione dell’aiuto denominato “BONUS SOCIAL VDA” con lo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro a favore delle famiglie valdostane con un indicatore ISEE inferiore a 20 mila euro.

Sempre nella stessa norma si dispone l’integrazione al finanziamento dei contributi previsti a sostegno degli investimenti delle imprese, anche in questo caso le risorse a disposizione del “BONUS ENTREPRISE VDA” sono state implementate di 4 milioni di euro.

Con la variazione vengono inoltre previsti contributi straordinari per fronteggiare l’emergenza anche nel settore zootecnico, in considerazione sia dello straordinario incremento dei prezzi dell’energia, dei cereali conseguente al conflitto internazionale, sia delle eccezionali condizioni di avversità atmosferica determinate dal deficit idrico e dal perdurare della siccità dalla primavera 2022. 

In questo caso gli aiuti messi a disposizione a favore del settore ammontano complessivamente a 3 milioni 231 mila euro.

 

Comunicato stampa: vicinanza e solidarietà al Presidente Bertin

Il 16 novembre è la Giornata Internazionale della tolleranza istituita per ricordare i principi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
Sono passati tanti anni da quel lontano 1948, ma le parole indecenti pronunciate ieri nell’Aula del Consiglio Regionale riaffermano drammaticamente l’utilità di questa giornata.

Stranamente le parole grevi sono state pronunciate da un componente di un gruppo consiliare che ha un’idea tutta sua di solidarietà e di integrazione. Il consigliere Lucianaz del gruppo della Lega con grande eleganza ha detto di non riuscire a seguire il discorso del Presidente avendo difficoltà a capire. Le parole sono state pronunciate nei confronti del Presidente del Consilio regionale Bertin reo di essere poco comprensibile. Ovviamente nulla di personale non sia mai, ma insomma l’eleganza e l’integrazione non sono il pezzo forte del consigliere.

Oltre ad esprimere la vicinanza e la solidarietà al Presidente Bertin, vorremmo ribadire che quello che non si capisce quando parla (ad esempio di vaccini e di fantomatiche indipendenze) è proprio il consigliere Lucianaz, che magari ha un tono di voce più forte e chiaro del presidente Bertin ma che nonostante questo risulta di difficile comprensione.

Comunicato Stampa

Il Partito Democratico della Valle d’Aosta ha, da inizio consiliatura, convintamente sostenuto l’attuale Giunta regionale espressione di una coalizione autonomista e progressista, guidata da Erik Lavevaz che è stata capace di affrontare con serietà e pragmatismo uno dei momenti più difficili della storia nazionale e valdostana, tra pandemia, crisi energetica e una guerra di aggressione che si combatte alle nostre porte. Lo ha fatto, dunque, nonostante le difficoltà, con una collocazione politica chiara e ribadita, sia nelle ultime elezioni politiche, sia nei giorni scorsi ai nostri alleati.

Il sostegno alla Giunta Lavevaz non è mai mancato neppure dal gruppo FP-PD in Consiglio regionale, avendo lo stesso subito una dolorosa scissione pur di non disperdere questa esperienza di governo e avendo saldamente garantito l’operatività della Giunta e della maggioranza anche nei mesi primaverili, quando ipotesi di cambi di maggioranza sembravano imminenti.

Una maggioranza a 18 ha numeri risicati ma se è coesa può governare una Regione.

Al tempo stesso non abbiamo mai negato le difficoltà nell’amministrare con numeri così minimi, tant’è che, nei mesi scorsi, abbiamo peraltro chiesto di rinforzare la maggioranza. Lo abbiamo fatto per cercare una maggiore stabilità ed una maggiore incisività, che richiede un fronte ampio di forze responsabili, in un momento in cui sono necessarie scelte strategiche per il futuro, auspicando un allargamento della maggioranza a tutte le forze autonomiste e progressiste presenti in Consiglio regionale. Non si è voluto perseguire quella strada e ne prendiamo atto.

Oggi, appare dunque di difficile comprensione il cambio di un Presidente della Regione che non è mai stato sfiduciato e che gode della stima delle forze politiche che compongono la maggioranza. Non si tratta di un pronunciamento sulle persone, ma a nostro avviso ci vuole maggiore prudenza ed una maggior condivisione rispetto ad un’eventuale scelta diversa che richiede anche passaggi consiliari estremamente delicati.

Nessuno mette in dubbio che la Presidenza della Regione possa essere espressa dal movimento che, in questa maggioranza, esprime il gruppo più numeroso ma l’eventuale azzeramento di un esecutivo con cambi di deleghe e conseguente riorganizzazione della macchina amministrativa, comprometterebbe l’efficienza e l’efficacia dell’azione di governo per mesi.

Ci chiediamo se questo sia il momento giusto. Lo facciamo avendo massimo rispetto per le scelte che competono ad altre forze politiche ma crediamo che il garante politico della coalizione, vale a dire il Presidente della Regione, debba essere condiviso da tutti, affrontando insieme, oltre ai nomi per le cariche apicali, anche gli obiettivi programmatici e l’individuazione delle priorità che questa maggioranza vuole darsi.

Chiediamo dunque che nelle prossime ore si attivi un proficuo e serrato dialogo per capire come uscire da questa situazione, senza forzature che non aiutano a risolvere i problemi. Va fatto in tempi brevi, con certezze politiche e programmatiche che traguardino la fine della legislatura.

 

Consiglio Regionale: Chalamy e Pompiod, quali novità

I Centri di raccolta dei rifiuti di Chalamy nel Comune di Champdepraz e Pompiod nel Comune di Jovençan beneficeranno di una riqualificazione ambientale, turistica e culturale grazie all’approvazione delle deliberazioni della Giunta Regionale n. 1223 e n. 1224 del 18 ottobre 2022.

Il lungo lavoro svolto in seno alla Terza commissione consiliare permanente, in cui sono state audite le Amministrazioni locali interessate, il Comitato La Valle non è una discarica, le Strutture regionali competenti e tutti i portatori di interesse, ha consentito l’elaborazione di un nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR). Leggi tutto “Consiglio Regionale: Chalamy e Pompiod, quali novità”

Luca Tonino, il Segretario commenta le elezioni del 25 settembre

Le elezioni politiche ci consegnano a livello nazionale un risultato che personalmente considero insoddisfacente e questo ci pone l’obbligo di ragionare sul futuro del PD. Una discussione rimandata forse troppe volte, per un partito nato 15 anni fa.

Mi interessa dunque la prospettiva dicendo fin d’ora che al partito non va sciolto, non va cambiato il nome e non bisogna partire dalla corsa per chi farà il segretario. Sarebbero delle inutili scorciatoie. Ci vuole un po’ di tempo (non troppo) per capire qual è la mission politica del PD, nato immaginando uno schema bipolare del Paese che è ampiamente superato.

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Romano Prodi, intervista di Giovanna Casadio

Abbiamo deciso di condividere la sintesi dell’intervista di Giovanna Casadio su La Repubblica realizzata dopo le elezioni dello scorso 25 settembre a Romano Prodi. Una riflessione interessante sul futuro del Partito Democratico.

“Ho speso tutta la mia vita politica per riunire le culture del riformismo. Il Pd va cambiato, dinamizzato, proiettato, ma scioglierlo sarebbe come ripudiare la mia vita, una specie di suicidio, e non ho ancora una volontà suicida. Ma il cambiamento deve essere radicale perché i rapporti con il Paese si sono ristretti molto, vanno ricostituiti”, Romano Prodi parla a Cesenatico ai giovani della Scuola di politiche, creata sette anni fa da Enrico Letta.

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Comune di Aosta: importanti novità per gli asili nido

A partire dall’autunno 2022 il servizio degli asili nido del Comune di Aosta vedrà importanti novità. L’attuale appalto per la gestione degli asili nido comunali è in scadenza e le strutture di viale Europa, via Roma e il “Massimo Berra” saranno affidati tramite lo strumento della concessione.

La concessione durerà cinque anni. Il Comune di Aosta ha l’obiettivo di sviluppare un progetto socio-educativo di respiro ampio che garantisca una ancora maggiore qualità della proposta. Questa nuova formula vuole elevare l’attuale già buona offerta pedagogica ed educativa anche attraverso la messa in atto della procedura dell’accreditamento dei servizi erogati.

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Consiglio Regionale: votati gli aiuti a cittadini e imprese

Lo scorso martedì 18 ottobre 2022 è stata attivata la piattaforma per la presentazione delle domande relative al contributo denominato Bonus Social VdA. Si tratta di un sostegno, approvato dal Consiglio Regionale, che verrà riconosciuto a tutti coloro che presenteranno richiesta entro martedì 15 novembre 2022.
La misura è destinata ai nuclei familiari residenti in Valle d’Aosta in possesso di Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), in corso di validità nel 2022, fino a 20mila euro. Il bonus sarà calcolato alla scadenza del termine per la presentazione delle domande e sarà comunicato direttamente ai beneficiari. L’importo del contributo varierà in base alle fasce ISEE del beneficiario e sarà incrementato in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare, alla residenza in Comuni collocati in fascia climatica F, alla presenza di soggetti con handicap grave e dal numero di domande che saranno presentate. Leggi tutto “Consiglio Regionale: votati gli aiuti a cittadini e imprese”

LUCA TONINO, APPELLO AL VOTO PER IL 25 SETTEMBRE

Cara elettrice e caro elettore,

come ben sai il 25 settembre 2022 si vota per il rinnovo del Parlamento. Si tratta indubbiamente di un appuntamento elettorale molto importante in cui il Paese è chiamato ad una scelta di campo. Da una parte una coalizione di centro destra che rappresenta un’idea di Paese non nostro, un Paese chiuso su se stesso, poco europeista, in cui di diritti personali saranno limitati e l’attenzione alle fasce più deboli sarà marginale, dall’altra un’idea di Paese inclusivo, per tutte e tutti, un Paese in cui le competenze verranno premiate, un Paese delle opportunità e in cui l’attenzione alla persona sarà messa al centro dell’agenda politica.

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