Salario minimo: raccolta firme sul territorio valdostano

La raccolta firme per il salario minimo è iniziata online nelle scorse settimane. In poche ore sono state registrate numerose adesioni da parte di cittadine e cittadini, ma non sono abbastanza. I lavoratori e le lavoratrici italiane che hanno un salario inferiore sono molti di più e noi dobbiamo aiutarli.

Il lavoro non può essere sinonimo di povertà, per questo il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, si sta battendo per ottenere il salario minimo. Per farlo, oltre alle battaglie parlamentari, ha avviato una raccolta firme online a cui molti di voi hanno già aderito e contribuito a diffondere. Il PD ha deciso di supportare la raccolta online con la raccolta firme nei territori italiani, anche in Valle d’Aosta saremo presenti coi banchetti il 9 settembre 2023.

Troverete i banchetti con i nostri volontari e le nostre volontarie dalle 9.00 alle 12.30 a Pont-Saint-Martin in piazza IV novembre; dalle 9.00 alle 12.30 a Saint-Vincent in piazza cav. di Vittorio Veneto, dalle 10.00 alle 18.00 ad Aosta in via Aubert (incrocio via Torre del Lebbroso), dalle 15.00 alle 19.00 a Courmayeur in piazza Abbé Henry.

Vi aspettiamo per portare avanti con voi una battaglia importante che è stata rimandata per troppo tempo!

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Comune di Aosta: PNRR cosa si fa e cosa è in forse

PNRR, acronimo che ormai è diventato di uso comune. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha creato e sta creando non poche preoccupazioni a molti amministratori e amministratrici dei comuni e delle regioni italiane. Non ultimo il Comune di Aosta che con le scelte del governo Nazionale guidato da Giorgia Meloni, rischia di perdere ben 11 milioni per portare avanti i lavori al Quartiere Dora.

Cerchiamo però di fare un po’ di ordine, perché non tutto è perso e molti lavori inizieranno a breve e cambieranno in meglio il volto della città di Aosta. Gli investimenti maggiori riguardano il Quartiere Cogne, che vedranno non solo una riqualificazione energetica degli edifici, ma anche una nuova viabilità nuovi spazi di verdi e di aggregazione. I lavori più attesi, sempre presenti nei programmi ma mai portati a termine, riguardano i grattacieli. I fondi ottenuti consentiranno di partire con l’appalto dei lavori, come anticipato ad una conferenza stampa dal sindaco Nuti e dall’assessore Cometto, che porteranno alla definitiva eliminazione di ciò che ormai possiamo tranquillamente definire ecomostri. Inoltre, se a livello nazionale gli asili nido finanziati dai fondi PNRR sono a rischio, ad Aosta il progetto vinto lo scorso anno permetterà di non mettere a rischio il finanziamento e quindi si creeranno 26 nuovi posti. Nessun rischio, quindi, per il piano Qualità dell’abitare, le mense e gli asili nido.

Però non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo monitorare e insistere affinché gli 11 milioni per il Quartiere Dora non vengano messi a rischio. Al momento dal governo nazionale sono arrivate solo parole di rassicurazione, ma dobbiamo passare ai fatti. Viene tagliato tutto nel bilancio, fra tutte le voci quella che mette a rischio la salute dei cittadini e delle cittadine, ovvero la sanità. Se non si trovano fondi per curare i propri cittadini, dove troveranno i fondi per i lavori pubblici? Facciamo un passo indietro e cerchiamo di spiegarvi cosa rischia il Comune di Aosta.

Il bando di “Rigenerazione urbana” relativo al Quartiere Dora era già stato avviato e il comune di Aosta ha già avviato i lavori dei quattro lotti previsti, per un totale di 11 milioni di euro. Mettere in discussione questi finanziamenti metterebbe a rischio le casse comunali. Una rimodulazione dei finanziamenti metterebbe in seria difficoltà molte amministrazioni comunali, che sappiamo essersi impegnate con immenso lavoro per riuscire a stare nelle tempistiche imposte dall’UE.

Lettera del Segretario

Neanche un anno di Governo Meloni, e quest’estate sono miseramente crollate tutte le promesse elettorali.
Tre esempi semplici:
I porti chiusi, si sono trasformati nel doppio degli sbarchi. Un carico di disperazione e di dolore che quotidianamente arriva nel nostro Paese. Un problema serio che andrebbe affrontato con umanità e con programmazione, e invece ancora una volta è ideologizzato con la solita lotta alle Ong e con una redistribuzione sul territorio dei migranti che ha investito le amministrazione comunali che debbono farsi carico del problema senza strumenti. Hanno protestato tutti i sindaci (anche quelli di centro destra) ma nulla. Si prosegue a testa bassa narrando possibili soluzioni salvifiche. La regolamentazione dei flussi migratori è cosa seria, o almeno dovrebbe esserlo.
La cancellazione del reddito di cittadinanza, con misure alternative inesistenti o paragonabili ad una mancia quotidiana, stanno lasciando le fasce più deboli della società senza un sostentamento minimo e in preda alla disperazione. È una decisione brutale che si dimentica di chi nel quotidiano non ce la fa. Di chi vedeva in quello strumento un aiuto transitorio in una fase difficile della propria vita. Ora il nulla, con conseguenze drammatiche, specialmente in territori complessi in cui inevitabilmente lo stato sociale verrà garantito da associazioni mafiose e non da uno stato che se ne va, che si disinteressa, che abbandona.

Si è capito che per il rilancio della sanità pubblica non c’è un euro da spendere. Il che vorrà dire un modello di sanità che guarda al privato, che condanna intere parti del Paese a una migrazione sanitaria e che umilia il personale sanitario già in drammatica difficoltà.

Il conclusione la prossima manovra finanziaria. Il ferragosto ci ha consegnato una certezza, la carenza drammatica di fondi. Si prospetta una manovra con un aumento delle tasse e più debito pubblico. La nota di aggiornamento del Def di fine settembre ci dirà qualcosa di più ma confezionare la nuova manovra non sarà semplice e la sensazione è che ancora una volta ci rimetteranno i più deboli.
Governare costa fatica ed è un lavoro serio.

Purtroppo l’autunno ci sbatterà in faccia una realtà dura e complessa. Finirà la perenne campagna elettorale del governo perché il conti non mentono e devono essere fatte della scelte. Sarà un duro risveglio, con buona pace di chi ha promesso la luna e ora deve fare i conti con una realtà difficile in un Paese complesso. La pagheremo tutte e tutti, la pagheranno i più fragili. Ci aspetta un Paese diviso e in affanno grazie ad un governo populista ed inadeguato che sta dimostrando che con l’ideologia e con gli slogan non si governa e non si risponde alle necessità di un paese fragile.

Regione Valle d’Aosta: più fondi per la disabilità nelle scuole

Dopo la buona notizia relativa al Bonus 500 che verrà erogato ai/lle docenti precari della Valle d’Aosta, ecco che dall’Assessorato ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali e da tutta la Giunta regionale arriva un’altra bella notizia per le scuole secondarie di secondo grado.

Da anni leggiamo di quanto sia necessario incrementare i fondi per la disabilità nelle scuole italiane, purtroppo non sempre si sono visti cambiamenti se non minimi. L’attuale maggioranza autonomista-progressista, invece, è passata dalle parole ai fatti. Ѐ stato incrementato in modo significativo il monte ore che consentirà di erogare un servizio di maggiore qualità agli alunni e alle alunne con disabilità in situazione di gravità. Si tratta di un investimento importante e necessario, perché consente un’istruzione inclusiva e accessibile ai/alle giovani della nostra regione.
Il Partito Democratico vuole sottolineare come questo consenta anche di lavorare con ragazzi in una fascia di età non più in obbligo scolastico, che consente una maggiore attenzione ai ragazzi ma anche alle famiglie. Il percorso scolastico delle persone con disabilità consente anche di lavorare sul loro futuro, incrementando le occasioni di relazioni tra pari e di attività extra-scolastiche.

Nei prossimi giorni faremo un approfondimento nel merito, fornendovi i dati specifici.

Conseil des jeunes valdôtains: l’esperienza di Antonio Pepe

Nella settimana dal 31 luglio al 4 agosto ho avuto la possibilità, e soprattutto il piacere, di prender parte alla sesta edizione del Conseil des Jeunes Valdôtains.

In questa settimana ho vissuto in prima persona il Consiglio Regionale, cimentandomi nei lavori consiliari e nelle discussioni in plenaria.

Quest’esperienza all’interno della sala del consiglio mi ha dato la possibilità di confrontarmi con giovani valdostani/e appartenenti ad altre realtá politiche. Eravamo in uno spazio apartitico, per questo è stato possibile discutere e confrontarsi sulle varie tematiche politiche, senza per forza far fede a posizioni di partito, cosa che ha permesso a tutti e tutte di esprimere pienamente le proprie idee.

Ho aperto la mia presentazione volgendo un pensiero a quelle che sono le mie origini, una famiglia di  contadini analfabeti del sud italia e io che in quel momento sedevo in quel luogo, pensiero che voleva ricordare sempre chi si è e da dove si viene.

Nel corso del Conseil l’aula ha incentrato il dibattito su due progetti di legge: il sistema educativo e la democrazia digitale.

Il primo, dopo un animato dibattito sul tema delle scuole private, è stato respinto dall’aula.

Il secondo, invece, ha visto un’accesa discussione in commissione sui ruoli di sorveglianza dei social media e siti web ma infine l’aula, con una larga maggioranza, ne ha dato l’approvazione.

Esperienze  come questa ti fanno crescere, ti catapultano in un mondo che conosci solo da fuori e ti consentono di vivere tutto l’iter decisionale di un progetto di legge.

Ho compreso la delusione del veder rigettato un ideale in cui credi, ma anche la soddisfazione di aver creato qualcosa.

In quella sala, gremita di giovani, ho visto un futuro prospero per la politica e la democrazia, anche se fuori si sente parlare di distanza tra giovani e politica e di lontananza dalla politica.

Concludo nello stesso modo con cui ho concluso il mio discorso di chiusura: “i giovani corrono veloci, ma gli anziani conoscono la strada”, una frase che deve rispecchiare quello che sarà il ricambio generazionale e soprattutto dare unione tra più generazioni che si sono trovate a vivere tempi diversi, ma che ora sono chiamate ad affrontare le stesse sfide.

 

Bonus 500 per gli insegnanti valdostani

Il corpo docente precario riceverà il bonus 500 degli ultimi sette anni. L’Assessore Jean-Pierre Guichardaz dichiara: “dopo numerosi incontri con i Sindacati della Scuola e con le strutture regionali, ho rappresentato all’Esecutivo e alla Maggioranza la necessità di prevedere nell’Assestamento di bilancio, votato il 26 luglio 2023, le risorse necessarie, oltre 2 milioni di euro, a versare il bonus 500 agli/alle insegnanti precari della Valle d’Aosta, compresi a coloro che non hanno presentato ricorso“.

Malgrado a livello nazionale il Ministero abbia deciso di erogare un anno di bonus 500 ai soli supplenti annuali (con contratto fino al 31 agosto), in Valle D’Aosta si è ritenuto di prevedere il saldo del bonus per tutti gli anni per i quali la legge nazionale 107/2015 (la cosiddetta “Buona scuola”) lo ha previsto per i docenti a tempo indeterminato, includendo anche coloro che hanno avuto la supplenza fino al 30 giugno, nella convinzione che la formazione dei docenti sia un valore qualificante per loro ma soprattutto per il sistema scolastico valdostano. Verrà quindi erogato il bonus docenti ai supplenti con contratto annuale (al 30 giugno e al 31 agosto) dall’anno scolastico 2016/2017 all’anno scolastico 2022/2023. Inoltre, la Sovrintendenza sta predisponendo un apposito disegno di legge che possa riconoscere, già dall’a.s. 2023/24, ai docenti assunti a tempo determinato il relativo bonus con le medesime modalità di rendicontazione oggi previste per i docenti a tempo indeterminato.

Si tratta di una scelta non scontata e unica nel nostro Paese. Siamo orgogliosi, come Partito Democratico, di poter dire a gran voce che la Valle D’Aosta è riuscita a ottenere questo grande risultato per i precari del mondo della scuola.

Nell’assestamento di bilancio sono stati votati anche ulteriori 4 milioni di euro da destinare all’edilizia scolastica di proprietà degli enti locali e importanti risorse anche per gli edifici di proprietà regionale. La scuola è una priorità per il nostro partito e lo sforzo di garantire nuove risorse all’istruzione è un’azione continua condivisa dall’intera maggioranza regionale.

Vogliamo sottolineare anche che le minoranze di questo Consiglio Regionale, Lega Valle d’Aosta e Forza Italia, si sono allontanate dall’aula durante il voto dell’assestamento di bilancio che includeva anche questo importante investimento che dà il giusto riconoscimento ai precari della scuola, troppo spesso dimenticati dalla politica.

Il Partito Democratico, inoltre, ha avviato i primi incontri con gli iscritti per fornire il proprio contributo alla scuola che porterà a un incontro pubblico di approfondimento nei prossimi mesi.

Lettera del Segretario: torna la Festa dell’Unità

Torna la Festa dell’Unità. Il 15, 16 e 17 settembre torna ad Aosta la festa iconica del nostro Partito.
Dopo troppi anni di assenza ci ritroveremo per discutere di politica, per ragionare sul futuro di questo Paese e di questa regione, ma anche per mangiare assieme e per ascoltare della bella musica. È un impegno che questa segreteria si era dato e con un po’ di fatica ce l’abbiamo fatta.
La festa rientra in un più ampio programma di ricoinvolgimento dei territori che proseguirà anche in autunno. È cominciato con le riunioni dei circoli dei mesi scorsi e passerà anche per il tramite di una profonda riorganizzazione territoriale. La ragione è piuttosto semplice: tornare a frequentare gli iscritti e i territori a fronte di un crescente numero di adesioni al partito che provengono da tutti i territori sparsi di questa regione. Non bastano i social, non basta una comunicazione leggera ma è indispensabile ricreare quella rete di rapporti umani per coinvolgere tutti e per capire le mille esigenze di un territorio piccolo ma fatto di molteplici sfumature. È un’esigenza del partito in previsione di importanti appuntamenti elettorali che a breve ci saranno a partire delle elezioni europee del 2024. Già da quell’appuntamento sarà importante ribadire la nostra identità, la nostra idea di Europa fortemente diversa da una destra retrograda e inadeguata per il governo. Non possiamo immaginare che tutti i paesi seguano il pessimo esempio italiano, e da questo punto di vista le elezioni spagnole della settimana scorsa di insegnano tante cose.
È quindi indispensabile l’impegno di tutte e tutti per rinnovare il PD, renderlo più accogliente e politicamente più bello. È una sfida, a cui sono certo, nessuno di noi verrà meno.

Maurizio Landini ad Aosta per parlare di giovani e lavoro

Giovani e LavoroÈ stato un bell’incontro quello organizzato dalla CGIL Valle d’Aosta lo scorso 10 luglio con il Segretario Maurizio Landini che ad Aosta ha prima incontrato i dipendenti della Cogne Acciai Speciali per poi confrontarsi nel pomeriggio in una tavola rotonda con stakeholder del territorio sul tema dei giovani e del lavoro.

Non sono mancate riflessioni sul salario minimo, tema su cui anche noi del Partito Democratico stiamo investendo molto perché crediamo che il lavoro debba ritrovare la sua dignità e i lavoratori e le lavoratrici debbano veder pagato il proprio lavoro adeguatamente. “Per noi lavoro e povero non devono più stare nella stessa frase” sono le parole della nostra Segretaria Elly Schlein (scarica il file per saperne di più: Per una giusta e dignitosa retribuzione).

Una tavola rotonda che ha fatto emergere i punti di vista di insegnanti, sindacalisti, amministratori delegati delle aziende e dei giovani. Proprio per dare spazio ai diretti interessati all’iniziativa della CGIL Valle d’Aosta proponiamo la riflessione del nostro giovane iscritto Antonio Pepe:

Noi del Partito Democratico, dal più giovane al più anziano, eravamo lì.  Dall’incontro sono venuti alla luce tutti i punti principali su cui poter indirizzare la nostra attività. Maurizio Landini, in apertura, ha dichiarato: “quando chiedo ai giovani cosa vogliono fare da grandi, nessuno risponde il precario”.
Viviamo in un Paese in cui troppo spesso sul lavoro si muore per la scarsa sicurezza, in cui vengono proposti contratti da fame e nel quale la corruzione elimina la possibilità a molti di ottenere ciò per cui hanno lavorato duramente.
Dall’Italia ogni anno partono in media centoventimila giovani, un numero altissimo che, sommato alla denatalità che affligge il paese, favorisce danni irreversibili al tessuto economico e sociale. I giovani che scelgono di restare finiscono spesso nel limbo della precarietà e dello sfruttamento, una situazione sociale che impedisce loro di realizzarsi ed avere sicurezze.
Diventa quindi fondamentale batterci ogni giorno per un lavoro con contratti stabili e salari ben remunerati, per dare la possibilità ai/alle giovani di poter impiantare qui le proprie radici e far fiorire un futuro solido in cui potersi realizzare in ogni campo.
Mi sento ancora di aggiungere che con l’impegno di ciascuno di noi, che sia cittadino/a o parte politica, non vi è difficoltà che non possa essere superata.

Ringraziamo ancora la Segreteria della CGIL Valle d’Aosta per aver organizzato l’iniziativa e continuiamo ad essere presenti nelle battaglie per tutelare lavoratrici e lavoratori.

Consiglio Comunale Aosta: comunicato stampa

Il Partito Democratico è stupito dall’atteggiamento delle forze di minoranza durante il Consiglio Comunale di Aosta del 26 luglio 2023.

Le minoranze hanno infatti abbandonato l’aula senza discutere le importanti delibere all’ordine del giorno, tra le quali l’assestamento di bilancio che prevede l’investimento di oltre 5 milioni di euro per l’abbattimento dei grattacieli del Quartiere Cogne, ma anche importanti lavori di riqualificazione
della città. Inoltre, hanno ritirato tutte le iniziative presentate, in segno di protesta contro l’ufficio di Presidenza e la conferenza dei capigruppo, accusando la maggioranza di scarso atteggiamento democratico.

Si tratta di una distorsione della realtà, perché non sono state ammesse alcune iniziative, come previsto dal regolamento, perché già presentate nei Consigli Comunali precedenti e che hanno già avuto ampia risposta da parte della giunta e della maggioranza.

La minoranza ha preferito abbandonare l’aula anziché affrontare un dibattito democratico all’interno delle Istituzioni competenti. Evidentemente si preferisce scappare anziché confrontarsi e proporre alternative alla cittadinanza. Si tratta di una banale protesta o dell’annuncio ufficiale dell’apertura della campagna elettorale per le elezioni europee del 2024 e le amministrative del 2025?

Comune di Aosta: patrocinio Aosta Pride, Tar respinge il ricorso della Lega

Comune aostaIl Tar di Aosta ha respinto il ricorso della Lega Valle d’Aosta sul patrocinio del Comune all’Aosta Pride.

Significative le parole che si leggono nella sentenza del Tar: “Il Comune ha manifestato il proprio apprezzamento per una iniziativa di sicuro interesse generale, che non consiste soltanto nello svolgimento della parata finale ma si concretizza in una serie di eventi musicali, artistici, cinematografici e teatrali nonché in una serie di conferenze volte a promuovere la cultura dell’inclusione sociale ed a sensibilizzare la comunità locale sui temi della lotta alle discriminazioni – basate sull’orientamento sessuale, sull’identità e sull’espressione di genere degli individui – e del riconoscimento dei diritti fondamentali di tutti gli individui, al fine di garantire loro il pieno sviluppo della personalità”. 

Parole importanti, che non lasciano dubbi. Le battaglie per i diritti di tutte e tutti non si fermano e continueranno fino a che la nostra società non smetterà di discriminare. Il Partito Democratico della Valle d’Aosta, insieme a tutta la maggioranza, si impegna quotidianamente attraverso l’Assessora alle Pari Opportunità, Clotilde Forcellati, a fare tutto ciò che è possibile per far sì che la lotta alle discriminazioni non si arresti. 

Quella di oggi è una bella notizia che segna la fine di una triste pagina della Valle d’Aosta, che ha visto una Lega pronta a nascondersi dietro un ricorso, ma apertamente contro i diritti.