Sabato 9 marzo, a Roma, è stata eletta la nuova Portavoce nazionale delle Donna Democratiche, Roberta Mori.
Anche la Delegata della Valle d’Aosta Clotilde Forcellati era presente all’evento con l’emozione e la consapevolezza di iniziare insieme a tante donne un nuovo cammino politico.
Roberta Mori, con il suo percorso di impegno politico nelle Istituzioni ad ogni livello, civile e professionale ha dato voce non solo alle 14mila iscritte alla Conferenza, pronte a dare il loro contributo per ricostruire un rapporto autentico e di fiducia tra la politica e le persone, ma anche e soprattutto a tutte quelle ragazze e a tutte quelle donne che vogliono, essere, con i loro sogni e le
quotidiane difficoltà, al centro delle scelte politiche di un Paese, che, se continua a lasciarle indietro ed a farle sentire sole, non ha alcuna speranza di sviluppo e di futuro: occorre, invece, che nessuna resti indietro e tutte siano libere di scegliere.
“Siamo e saremo un partito femminista – ha sottolineato dal palco la nuova Portavoce, aggiungendo che le donne democratiche sono pronte a fare la loro parte, a fare la differenza, a dare un contributo per cambiare il partito e il Paese”.
La leadership femminista assunta da Schlein rappresenta una possibilità di profonda trasformazione, ma da sola non ce la fa, ha bisogno di noi.
Mori ha annunciato la prima sfida che le donne Pd propongono: una
conferenza internazionale delle donne per la pace.
La Mori nel suo discorso di insediamento ha affermato che il primo diritto per cui bisogna combattere è il diritto alla pace, “cessate il fuoco a Gaza, questo è il tempo in cui la politica deve ritrovare la pace, la pace va praticata”.
L’iniziativa dal titolo “Avanti tutte!” ha coinvolto donne di ogni età, iscritte e non al Partito Democratico intenzionate a costruire insieme uno spazio a loro dedicato, in cui potersi confrontare e dove poter elaborare proposte e soluzioni per porre rimedio alle differenze di genere.
Erano presenti sul palco, insieme a Roberta Mori, la segreteria del Partito Democratico Elly Schlein, Barbara Pollastrini e Marta Bonafoni, che hanno accolto le 200 delegate provenienti da tutta Italia.
Al dibattito ha preso parola la segretaria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein: “Sappiamo bene e Meloni lo dimostra ogni giorno che c’è una bella
differenza tra una leader femminile e una leadership femminista” – ha sottolineato -“Non ci serve a niente una leader donna che non si batte per aiutare le altre donne e per difenderne i diritti a partire da quelli a scegliere per il proprio corpo”.
La leader dem ha rilanciato poi la proposta di fissare una percentuale obbligatoria di medici non obiettori negli ospedali di tutta Italia così da garantire il rispetto della 194 e il diritto ad abortire da parte delle donne che lo desiderano. E ancora: “L’elezione per la prima volta di una segretaria nazionale donna non sana le ferite e non risolve i problemi sui territori. È soltanto insieme che cambieremo il metodo e trasformeremo questo in un partito davvero femminista. La strada da fare è ancora lunga. Vi chiedo aiuto per cambiare le
pratiche anche sui territori”.
Il nostro tempo è adesso, dobbiamo lavorare ora per perseguire questi obiettivi. Dobbiamo utilizzare un linguaggio inclusivo. Dobbiamo difendere la sanità pubblica. Questo deve essere il luogo di tutte, nessuna esclusa!