Lettera del Segretario: incontri sul territorio del PD VdA

partito democraticoLe possiamo chiamare campagne di ascolto, di incontri sul territorio, in realtà li chiamerei incontri tra amici e amiche per parlare di buona politica.
Gli incontri sul territorio promossi dal Partito Democratico in tutto il territorio valdostano (ne
manca ancora uno fissato a Quart il 5 di luglio alle h.20.30) stanno avendo un buon successo. Non si tratta solo di un buon riscontro numerico, ma di qualità delle serate e di qualità della discussione.
Troppe volte il PD VDA ha dimenticato i territori. Anche in questo primo anno
di questa segreteria da questo punto di vista abbiamo fatto poco. Ma questo
giro sui territori ha instaurato un metodo che vedrà il partito più impegnato
anche in previsione delle elezioni comunali del 2025. Prevedere incontri
periodici e aumentare la comunicazione con i circoli. Un PDVDA troppo
aostacentrico non renderebbe giustizia ad un territorio molto variegato e dalle
mille caratteristiche. Peraltro i 30 nuovi iscritti arrivano dalle molte zone
“periferiche” della Valle d’Aosta e questo ci dimostra che il pensiero
progressista non è questione che riguarda solo la città.
Il radicamento sui territori è e resta un obiettivo centrale e prioritario per
questa segreteria. Tant’è vero che ci siamo impegnati ad organizzare buona
parte degli appuntamenti dell’estate militante votati dalla Direzione Nazionale
su indicazione della segreteria Schlein, non solo ad Aosta ma in giro per la Valle.
Si tratta di un piccolo impegno, ma un segno vorremmo darlo per immaginare
una regione non a macchia di leopardo ma una regione uniformemente
interessata da questa nuova fase del Partito Democratico, che con tutte le difficoltà del caso è impegnato nel contrastare un Governo di destra che non affronta le questioni economiche e sociali e che a nostro avviso non rappresenta la vera essenza di questo paese.

Non sarà semplice, ma la prossimità con le persone e la forza delle idee sono gli unici strumenti che abbiamo. La linea è segnata. Ora dobbiamo percorrerla tutti e tutte assieme.

Iscriversi al PD VdA a 18 anni. L’esperienza di Antonio

Non ero mai stato troppo vicino alla politica, mondo che sentivo abbastanza distante per i vari scandali che lo affliggono.
Eppure quel fatidico giorno in cui ci viene data la possibilità di esprimerci alle urne arriva per tutti ed è lì che ho capito quanto in realtà fossi stato immaturo nel tenermi lontano da quelli che erano i problemi del Paese, da ciò che era la politica e ciò che comportava quella scelta.
Iniziai seguire le varie tematiche sia a livello nazionale sia a livello regionale. Ho capito che quel mondo conservatore che si era da poco insediato, nel quale silenziosamente e lentamente venivano lesi i principi fondamentali in cui avevo iniziato a credere, andava combattuto ed era ora di fare qualcosa per opporsi a tutto ciò che stava accadendo.
Così a febbraio di quest’anno, dopo la vittoria di Elly Schlein, ho deciso di entrare prima nei Giovani Democratici e successivamente nel PD.
Qui ho trovato persone che mi hanno fatto sentire parte di qualcosa, che mi hanno permesso di arricchire le mie conoscenze e che riescono a darmi quel
supporto necessario per portare avanti insieme le idee per un Paese migliore. Un Paese più giusto, più solidale, che possa liberarsi di ciò che sono i mali che lo affliggono, in cui si possano interrare radici solide per il futuro e non un Paese dal quale fuggire.
Oggi per chi come me crede in quei valori della sinistra italiana di certo non è un buon periodo, inoltre la comunità ‘dem’ è vittima della propaganda che punta a creare ulteriori divisioni interne.
Eppure nelle piazze, negli incontri con gli iscritti e nelle voci di molte persone, spesso messe a tacere da chi ci da per persi, vedo che questa forza d’opposizione che noi con orgoglio rappresentiamo, può crescere e programmare un’alternativa per questo Paese.
Ora rivolgo l’invito a voi, a chi si rivede in ciò che ho scritto, a chi vorrebbe conoscere di più questo ambiente, a chi si sente oppresso dalle scelte scellerate della destra conservatrice e a chi vuole portare le sue idee per costruire un Paese migliore. Il Partito Democratico è una casa di pluralità di idee e un luogo in cui coltivarle, vi assicuro che non sarà mai un luogo in cui verrà negato il dibatto.
Vi aspettiamo!

(Antonio Pepe)

Comune di Aosta: piste ciclabili e novità

consiglio comunale aostaGli sforzi per una nuova mobilità sostenibile della Città di Aosta hanno portato il 3 giugno 2023 all’inaugurazione dei primi 4 km di pista ciclabile della capoluogo valdostano.

Entro la fine dell’anno saranno realizzati e terminati tutti i lavori relativi all’intera rete di pista ciclabile che attraverserà la città.

La direzione intrapresa dall’amministrazione comunale è quella di creare una città a misura di cittadino/a, andando a incrementare una mobilità con un minore impatto ambientale; così come progettata la nuova pista ciclabile si troverà a circa 250 metri da qualsiasi punto della città.

Inoltre, è stato rinnovato con 70 nuove biciclette il servizio di bikesharing che consentiranno spostamenti ai/lle residenti e ai turisti. Le biciclette sono state collocate nelle zone adibite lungo tutta la città e nei pressi della stazione degli autobus della città.

Come molti cambiamenti, anche la pista ciclabile ha creato divisioni tra coloro che la criticano aspramente e chi invece la elogia. La maggioranza comunale di Aosta è fermamente convinta delle scelte portate avanti che oltre a rendere la mobilità cittadina più sostenibile, consentirà di avere una diminuzione del flusso automobilistico nel centro storico che, a partire dall’Arco d’Augusto, ha visto cambiare la viabilità con l’inserimento della Ztl nel tratto di via Garibaldi. I lavori dovranno essere ultimati, insieme al restauro del monumento romano, che verrà completato entro il 2025 in occasione dei 2050 anni della città di Aosta. Gli interventi di questa portata sono divisivi, ma il Partito Democratico, e tutta la maggioranza, crede nelle scelte lungimiranti che porteranno benefici alla città. Siamo consapevoli che serva tempo per abituarsi alle novità e organizzeremo presto un incontro con gli/le eletti/e del Comune di Aosta presso la sede di corso Battaglione per illustrare ciò che è stato fatto in questi primi tre anni di legislatura.

Giovani Democratici a Roma dal Deputato Franco Manes

Nella giornata giovedì 27 aprile 2023 una delegazione di quattro giovani valdostani composta dalla segretaria dei Giovani Democratici della Valle d’Aosta, Sofia Colombini, Giuseppe Grassi (Azione), Nicolò Carlo Munier (Stella Alpina) e Fréderic Piccoli (Jeunesse Valdôtaine) si sono recati a Roma  per incontrare l’Onorevole Franco Manes e visitare la Camera dei deputati.

La parte più emozionante dell’esperienza romana è stata sicuramente quella di condividere l’esperienza della visita presso il secondo ramo del Parlamento italiano. L’imponente struttura conta numerose sale come la Sala delle donne, dedicata alle prime donne entrate a far parte delle Istituzioni della Repubblica italiana, per ricordare anche attraverso le immagini il contributo che hanno dato all’avanzamento politico e sociale del Paese. La Sala della Regina, sala di rappresentanza più grande dell’ala novecentesca del Palazzo, posta in corrispondenza del Transatlantico e attigua alle tribune dell’Aula che affacciano sul banco della Presidenza.

Abbiamo avuto l’opportunità di vedere i Deputati e le Deputate durante la discussione in Aula. La sera del giorno precedente, infatti, la maggioranza che sostiene il governo Meloni non era riuscita a trovare i voti necessari per approvare uno scostamento al bilancio dello Stato a causa dell’assenza di molti parlamentari durante i lavori, così da dovere ripetere la votazione il giorno successivo. Mai nella storia della Repubblica il Parlamento si era trovato in una situazione analoga, a dimostrazione della scarsa consapevolezza che alcuni Parlamentari della maggioranza di centro-destra  hanno del ruolo che ricoprono.

L’auspicio da parte di noi giovani è sicuramente quello di continuare a collaborare con il nostro Deputato al fine di continuare a garantire una cospicua rappresentanza valdostana a Roma, cercando anche di coinvolgere i nostri coetanei alla scoperta del mondo politico.

Lettera del Segretario: solidarietà all’Emilia-Romagna

Le immagini che arrivano dall’Emilia-Romagna hanno duramente impressionato tutti e ci hanno ricordato l’angoscia dell’ottobre 2000, quando la Valle d’Aosta fu colpita dall’alluvione. Ventitre anni dopo l’Emilia-Romagna ci riconsegna le stesse istantanee fatte di disperazione e di dolore, a cui fanno seguito buoni propositi per il futuro.

Il “non deve succedere mai più” lo abbiamo sentito troppe volte. Ora è davvero l’ora di dire basta alle improvvisazioni ed investire nella salvaguardia del territorio, che poi vuol dire salvaguardare le vite umane e l’economia di questo Paese. Cinque miliardi di danni, la prima stima. Probabilmente una stima in difetto, visto che per risollevare l’economia di alcuni settori in quei territori ci vorranno anni.

Non si rimandi un piano strategico di manutenzione del territorio, di consolidamento dei versanti, di messa in sicurezza del territorio italiano che per oltre il 30% è inserito in aree a rischio. Lo dobbiamo fare investendo, programmando e superando le divisioni sterili e puerili che anche in questo settore caratterizzano questo Paese. In Emilia-Romagna non è solo piovuto tanto, ma è successo quello che si poteva immaginare. Non è un problema solo emiliano, ma è un problema dell’intero Paese. Voglio sottolineare che si tratta di un problema tremendamente complesso che non ha nulla a che fare con gli slogan semplicistici di questi giorni. Io confido che questa volta non si possa fare finta di nulla. L’Emilia Romagna è una regione grande, fatta di eccellenze, un pezzo significativo dell’economia dell’intero Paese. Dimenticare questa alluvione sarà complesso, la politica faccia la sua parte. Tutta la politica, dimostrando un spirito di coesione. Da questo punto di vista il Partito Democratico c’è e farà la sua parte, senza però rinviare di un giorno la discussione.

Nei giorni scorsi il PD VDA ha inviato un messaggio di solidarietà al Presidente della regione Stefano Bonaccini. Ci ha risposto con parole toccanti:

Carissimi compagni e amici del PD della Valle d’Aosta, grazie davvero di cuore per vicinanza e solidarietà, sempre gradite e di conforto. A distanza di undici anni, per noi questo è un altro terremoto. Ma sono certo che ci rialzeremo, tutti assieme, ancora una volta”.

La parola ‘assieme‘ rappresenta lo spirito di comunità che siamo convinti consentirà all’Emilia-Romagna di uscire presto da questo momento difficile, sulle note di Romagna Mia, diventata colonna sonora spontanea di questa tragedia.

Nel nostro piccolo abbiamo cominciato una raccolta di fondi, che proseguirà nei prossimi giorni con le modalità che vi comunicheremo strada facendo.

Lettera del Segretario: la sfide non spaventano il nuovo PD

L’imperativo è condurre il PD fuori da un periodo complesso e farlo insieme. La fase che segue qualsiasi congresso non è mai stata semplice. Un periodo di assestamento è fisiologico, ma la necessità che questo nuovo corso del PD tenga unite tutte le anime è indispensabile. Bene dunque i primi mesi della segreteria Schlein, ma comprendo anche le preoccupazioni politiche di qualcuno. Non capisco e non mi piacciano invece le fughe repentine verso altri partiti.
Da questo punto di vista un vero Partito Democratico, un vero partito di massa che rappresenta una parte significativa dell’elettorato italiano ha l’obbligo di fare sintesi. Ottime le prime azioni di questo periodo. Sanità, lavoro e transizione ecologica sono le questioni centrali di cui occuparsi. Arriverà il tempo dei temi etici in cui la pluralità di opinioni non deve spaventare, ma deve diventare una ricchezza. Perché bene i dibattito interno, ma dobbiamo sempre ricordarci che l’avversario vero non sono i nostri compagni di viaggio, ma una destra inadeguata per il governo di questo paese perché tutta ideologica. Il revisionismo di qualche componente del governo deve preoccuparci. Sentire parlare di sostituzione etnica o del 25 aprile come qualcosa di superato è grave e produce un’azione di governo fatta di slogan e di ideologie. Da questo punto di vista i primi mesi di governo sono pieni di esempi. Basti pensare a come viene affrontata la questione immigrazione. Il cosiddetto decreto Cutro ne è l’esempio.
Allora è ora di stringere le fila, di ricreare un grande e popolare Partito Democratico e poi di affrontare in modo serio anche la questione alleanze. Riconquistare la maggioranza in questo paese non sarà semplice. Ma la luna di miele degli italiani con questa destra che non da risposte ed esacerba la differenze sociali non durerà molto. Dobbiamo creare un’alternativa ampia e larga. Dove lo abbiamo fatto (mi viene in mente la città di Udine) i risultati si sono visti. Dipende da noi, dalla capacità di costruire un partito di tutti e di confrontarci con chi ha un’idea diversa di paese rispetto alla compagine che guida questo paese. Non sarà semplice e richiederà pazienza ma le sfide non spaventano questo nuovo PD.

Comune di Aosta: rendiconto 2022

Il Consiglio Comunale di Aosta, inizialmente previsto per la fine del mese di aprile, è stato rinviato nei giorni 3 e 4 maggio 2023 per consentire alle strutture amministrative di chiudere la stesura del rendiconto per l’esercizio 2002 e all’assise aostana di approvarlo nei termini previsti.

Un rendiconto che pareggia sulla cifra di 110 milioni di euro e che ci permette la fotografia finanziaria dell’annualità 2022. 

Il Bilancio del Comune di Aosta, con i suoi numeri, ci restituisce un ente sano, in grado di guardare al futuro con assoluta tranquillità. Le scelte programmate operate dalla maggioranza che amministra il Comune stanno per essere portate a compimento in coerenza con il programma di legislatura

Sono sotto gli occhi di tutti gli interventi dentro la città, prima fra tutti i lavori della pista ciclabile, che sta proseguendo spedita; gli interventi sulla viabilità che stanno interessando ad esempio Via Monte Emilius.  Il 2022 sarà ricordato anche per la riapertura del Caffè Nazionale, la riqualificazione del Quartiere Cogne, il lavoro sull’abbattimento delle barriere architettoniche, le numerose manifestazioni che hanno arricchito l’offerta turistica, senza dimenticare lo straordinario lavoro svolto per la partecipazione di Aosta a Capitale della Cultura 2025.

Questi sono solo alcuni dei temi che verranno illustrati durante la presentazione del rendiconto da parte dei nostri consiglieri, in un consiglio che si preannuncia sicuramente animato per il tema che sarà chiamato ad affrontare.

Mauro Berruto: il diritto allo sport

Lo sport fa due grandi cose: quello praticato genera benessere, salute, contribuisce a definire il sé e la relazione con gli altri, mentre quello di vertice, produce spettacolo e ispirazione.

Lo sport è un linguaggio universale, capace di arrivare in ogni angolo del mondo, superare barriere linguistiche. I suoi grandi campioni possono rivolgersi a platee planetarie, hanno in mano una piattaforma più forte di ogni totalitarismo politico o religioso. Nelle fibre di quel tessuto di una maglia da calcio c’è una passione che fa battere il cuore nello stesso modo a un diseredato come a un miliardario. La storia stessa dello sport si intreccia con la storia del mondo e, più in generale, con geografia, sociologia, antropologia, arte, scienza, letteratura, politica.

Lo sport è un fatto sociale totale, dunque è anche un fatto culturale, ovvero straordinaria espressione, insieme spirituale e fisica, capace di educare la testa prima, o almeno insieme, che il fisico. Per tutti questi motivi la collocazione scelta per l’inserimento dello sport nella nostra Costituzione, l’articolo 33, è quella ideale, anzi è la più suggestiva. Lo sport proprio lì, fra arte e scienza, ma non solo: l’articolo 33 è un ponte fra l’articolo 32 che difende il diritto alle cure e alla salute nella forma universalistica e l’articolo 34 che invece tutela il diritto all’istruzione. La formula scelta sarà: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” e quel verbo “riconoscere” è un verbo forte, che determina la dignità di un diritto. E allora il neonato “diritto allo sport” avrà necessità di politiche pubbliche per poter essere reso accessibile senza differenza di genere, di età, di orientamento sessuale, di talento, di abilità o disabilità, di provenienza geografica, soprattutto di disponibilità economica, perché non è un segreto che nel nostro Paese, fino ad oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, fa sport solo chi se lo può permettere. Sarà una rivoluzione epocale e succederà molto presto. Sono il primo firmatario di questa proposta che dall’estate diventerà realtà con consenso unanime dei due rami del Parlamento e con enorme orgoglio rivendico il ruolo decisivo che il Partito Democratico ha giocato per arrivare a questo successo.

(Mauro Berruto)

Segreteria Nazionale e Regionale

La Segretaria del PD ha formato la squadra che guiderà il Partito. Dieci donne e dieci uomini, denominatore comune le competenze.  Elly Schlein ha coinvolto nella Segreteria persone con esperienze pluriennali nel proprio ambito di competenza, per poter lavorare ai temi importanti come il lavoro, il welfare, i diritti civili, la transizione ecologica, per citarne alcuni.

Prima di elencare la squadra della Segreteria Nazionale, comunichiamo che Chiara Orlandi si è dimessa dalla Segreteria Regionale ed è subentrata al suo posto Fabiola Megna.

Componenti della Segreteria nazionale del Partito democratico:
Alessandro Alfieri: Riforme e PNRR
Davide Baruffi: Enti Locali
Marta Bonafoni: Coordinatrice della segreteria, Terzo settore e Associazionismo
Stefania Bonaldi: Pubblica amministrazione, Professioni e Innovazione
Annalisa Corrado: Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030
Alfredo D’Attorre: Università
Marco Furfaro: Responsabile iniziative politiche, Contrasto alle diseguaglianze, Welfare.
Maria Cecilia Guerra: Lavoro
Camilla Laureti: Politiche agricole
Marwa Mahmoud: Partecipazione e Formazione politica
Pierfrancesco Majorino: Politiche migratorie e Diritto alla Casa
Irene Manzi: Scuola, Educazione dell’infanzia, Istruzione, Povertà educativa
Antonio Misiani: Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture
Giuseppe Provenzano: Esteri, Europa, Cooperazione internazionale
Vincenza Rando: Contrasto alle mafie, Legalità e Trasparenza
Sandro Ruotolo: Informazione, Cultura, Culture e memoria
Marco Sarracino: Coesione territoriale, Sud e aree interne
Marina Sereni: Salute e Sanità
Debora Serracchiani: Giustizia
Igor Taruffi: Responsabile Organizzazione
Alessandro Zan: Diritti

Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella Segreteria il Coordinatore dei Sindaci e il Coordinatore dei Segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla Segreteria sia la Portavoce della Conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i Giovani democratici.

Inoltre segnaliamo i Dipartimenti tematici che lavoreranno insieme alla Segreteria:
Dipartimento delle politiche per lo sport: Mauro Berruto
Dipartimento Transizione digitale, Scienza aperta e Big data: Annarosa Pesole
Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione: Iacopo Melio

Infine:
Capo Segreteria della Segretaria Nazionale Elly Schlein: Giovanni Gaspare Righi
Portavoce della Segretaria Nazionale Elly Schlein e Responsabile Comunicazione del Partito Democratico: Flavio Alivernini

Lettera del Segretario: l’essenza del PD

Conclusa la fase congressuale è ora necessario consolidare l’ottimo risultato nazionale e locale. Lo dobbiamo fare perché l’affluenza, per certi versi inaspettata, ci indica l’esigenza di chi quella domenica ha consegnato al PD un compito di rappresentanza politica e sociale.

Nel frattempo è già partito il tesseramento online che nei primi giorni ha dato ottimi risultati su tutto il territorio nazionale, Valle d’Aosta compresa. Presto partirà il tesseramento cartaceo e verranno aperte le sedi per uno speciale open day. L’idea di perseguire un rapporto capillare con il territorio è qualcosa su cui tutta la Segreteria del PD VdA intende lavorare. Non sarà un’operazione semplice, ma il deficit di rappresentanza tra chi viene alle primarie, chi ci vota negli appuntamenti elettorali e la vita di partito deve essere sanato. Troppe volte dopo quegli appuntamenti importanti non sono stati curati i rapporti e quel filo di fiducia si è spezzato.

E allora tocca a noi. Non rimandare, non procrastinare e partire per incontrare, per ascoltare per capire. Che poi è la vera essenza di un partito, che ha il compito di trasformare in azione politica e amministrativa quello che raccoglie dalla sua gente. Non siamo riusciti a farlo bene per molte ragioni ma ora ci siamo. Chiedo da questo punto di vista l’impegno dei circoli e degli iscritti e delle iscritte. Sono certo che non mancherà nessuno all’appello. Lo facciamo nella convinzione che il primo partito di sinistra, in un paese guidato da una destra inadeguata e che guida l’azione di governo in modo ideologico, debba assumersi il compito di guidare l’opposizione nel paese e immaginare un fronte ampio che spenda le proprie energie per costruire un’alternativa alle destre, è un obiettivo nazionale e locale. Marginalizzare chi la mette in rissa tutti i giorni, sovente e volentieri per questioni personali, creare rapporti, costruire ponti. Questa è l’essenza del PD.