Comune di Aosta: piste ciclabili e novità

consiglio comunale aostaGli sforzi per una nuova mobilità sostenibile della Città di Aosta hanno portato il 3 giugno 2023 all’inaugurazione dei primi 4 km di pista ciclabile della capoluogo valdostano.

Entro la fine dell’anno saranno realizzati e terminati tutti i lavori relativi all’intera rete di pista ciclabile che attraverserà la città.

La direzione intrapresa dall’amministrazione comunale è quella di creare una città a misura di cittadino/a, andando a incrementare una mobilità con un minore impatto ambientale; così come progettata la nuova pista ciclabile si troverà a circa 250 metri da qualsiasi punto della città.

Inoltre, è stato rinnovato con 70 nuove biciclette il servizio di bikesharing che consentiranno spostamenti ai/lle residenti e ai turisti. Le biciclette sono state collocate nelle zone adibite lungo tutta la città e nei pressi della stazione degli autobus della città.

Come molti cambiamenti, anche la pista ciclabile ha creato divisioni tra coloro che la criticano aspramente e chi invece la elogia. La maggioranza comunale di Aosta è fermamente convinta delle scelte portate avanti che oltre a rendere la mobilità cittadina più sostenibile, consentirà di avere una diminuzione del flusso automobilistico nel centro storico che, a partire dall’Arco d’Augusto, ha visto cambiare la viabilità con l’inserimento della Ztl nel tratto di via Garibaldi. I lavori dovranno essere ultimati, insieme al restauro del monumento romano, che verrà completato entro il 2025 in occasione dei 2050 anni della città di Aosta. Gli interventi di questa portata sono divisivi, ma il Partito Democratico, e tutta la maggioranza, crede nelle scelte lungimiranti che porteranno benefici alla città. Siamo consapevoli che serva tempo per abituarsi alle novità e organizzeremo presto un incontro con gli/le eletti/e del Comune di Aosta presso la sede di corso Battaglione per illustrare ciò che è stato fatto in questi primi tre anni di legislatura.

Chiara Gribaudo, ospite della Festa di Tesseramento 2023

Tesseramento PD Valle d'AostaPer la Festa di Tesseramento 2023 è stata nostra ospite l’Onorevole Chiara Gribaudo.  Un momento di incontro e riflessione sui temi importanti del Partito Democratico.

Un evento che sottolinea la volontà della nuova Segreteria di ritenere importanti tutti i luoghi del nostro Paese. Molto spesso, infatti, la piccola Valle d’Aosta non è stata “terra” di grandi ospiti del Partito Nazionale. Chiara Gribaudo ha sottolineato l’importanza di dare voce ai circoli, anche i più piccoli, di dare nuova linfa alla base, a tutti e tutte le cittadine dei nostri comuni. Si tratta di uno degli obiettivi a livello nazionale e anche in Valle d’Aosta lavoreremo per ricostruire rapporti e fiducia.  Non è mancata una riflessione condivisa su ciò che succede in Parlamento e quello che il Governo sta facendo, dalla cancellazione di diritti, alla volontà di lasciare indietro gli ultimi. Non dimentichiamo la cancellazione del reddito di cittadinanza, che durante la pandemia ha salvato molte famiglie dalla povertà assoluta. Una serata interessante e partecipata (link servizio Rai VDA).

Se ormai è usuale in Valle d’Aosta scrivere ai referenti e alle referenti nazionali del Partito Democratico, la presenza di Chiara Gribaudo ad Aosta vuole anche sottolineare, come già più volte ribadito, che la segreteria regionale, che vanta due membri nella Direzione Nazionale, è costantemente in contatto con i/le parlamentari e con coloro che sono stati designati da Elly Schlein in Segreteria. Noi del PD VdA non ci siamo mai sottratti al confronto, ma siamo stati scavalcati per avere come unico interlocutore i vertici del partito nazionale. Noi ribadiamo la nostra volontà di confrontarci con tutte le forze politiche, senza che ci sia nei nostri confronti un triste pregiudizio tutto locale.

Gribaudo Chiara Aosta

Consiglio Comunale Aosta: Consiglio dei Ragazzi

Osservare la città con spirito critico e fare delle proposte al Consiglio Comunale di Aosta. Questa l’iniziativa delle cinque classi 1^ della scuola secondaria di I grado dell’Istituzione Scolastica Luigi Einaudi che giovedì 25 maggio 2023 hanno partecipato attivamente ai lavori del Consiglio Comunale. Un anno scolastico dedicato alla conoscenza del proprio comune di residenza e del quartiere della propria scuola, per capire cosa funziona e cosa no. Per ciò che non funziona si è deciso di fare delle proposte concrete.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, ripristinato dall’attuale maggioranza, sta lavorando attivamente da due anni scolastici, grazie al proficuo lavoro del Presidente del Consiglio Comunale, Luca Tonino, e tutto l’Ufficio di Presidenza.

Mettersi a servizio della comunità non avvantaggia solo se stessi, ma tutta la cittadinanza. Occuparsi della cosa pubblica significa guardare i punti di vista degli altri e avere uno sguardo ampio” ha spiegato il Sindaco Gianni Nuti ai giovani rappresentanti delle classi presenti in aula.

Il Consiglio dei Ragazzi è un’iniziativa in cui il comune di Aosta crede molto e verrà riproposta anche per i prossimi anni scolastici, con l’obiettivo primario di creare cittadini e cittadine consapevoli.

Gli eventi per celebrare il 25 aprile ad Aosta

Tra gli eventi che si sono svolti in tutto il territorio regionale, vogliamo soffermarci su due in particolare del 24 e del 27 aprile 2023.

Nella serata di lunedì 24 aprile la Fondazione Dolchi, con il patrocinio del Comune di Aosta, ha proposto un evento con ospiti Aida e Dario Foà. Due testimoni della Shoah che nel 1938, quando vennero emanate le leggi razziali, erano bambini e che hanno subito sulla loro pelle l’orrore di quegli anni. Le testimonianze di Aida e Dario, accompagnate da Maria Pia Simonetti, moderatrice della serata, hanno colpito il pubblico presente in sala. Vi lasciamo il link con l’intervista realizzata da Fabiola Megna a Radio Proposta Aosta ai coniugi Foà, così che le loro parole possano arrivare a tutte e tutti voi.

Intervista – prima parte; intervista – seconda parte

Nella serata di giovedì 27 aprile, invece, il Comune di Aosta ha proposto l’evento “Alle origini del male. L’ordinamento criminale della deportazione” con Patrik Vesan, Roberto Calvo ed Ermanno Vitale.

(Articolo in aggiornamento)

Lettera del Segretario: la sfide non spaventano il nuovo PD

L’imperativo è condurre il PD fuori da un periodo complesso e farlo insieme. La fase che segue qualsiasi congresso non è mai stata semplice. Un periodo di assestamento è fisiologico, ma la necessità che questo nuovo corso del PD tenga unite tutte le anime è indispensabile. Bene dunque i primi mesi della segreteria Schlein, ma comprendo anche le preoccupazioni politiche di qualcuno. Non capisco e non mi piacciano invece le fughe repentine verso altri partiti.
Da questo punto di vista un vero Partito Democratico, un vero partito di massa che rappresenta una parte significativa dell’elettorato italiano ha l’obbligo di fare sintesi. Ottime le prime azioni di questo periodo. Sanità, lavoro e transizione ecologica sono le questioni centrali di cui occuparsi. Arriverà il tempo dei temi etici in cui la pluralità di opinioni non deve spaventare, ma deve diventare una ricchezza. Perché bene i dibattito interno, ma dobbiamo sempre ricordarci che l’avversario vero non sono i nostri compagni di viaggio, ma una destra inadeguata per il governo di questo paese perché tutta ideologica. Il revisionismo di qualche componente del governo deve preoccuparci. Sentire parlare di sostituzione etnica o del 25 aprile come qualcosa di superato è grave e produce un’azione di governo fatta di slogan e di ideologie. Da questo punto di vista i primi mesi di governo sono pieni di esempi. Basti pensare a come viene affrontata la questione immigrazione. Il cosiddetto decreto Cutro ne è l’esempio.
Allora è ora di stringere le fila, di ricreare un grande e popolare Partito Democratico e poi di affrontare in modo serio anche la questione alleanze. Riconquistare la maggioranza in questo paese non sarà semplice. Ma la luna di miele degli italiani con questa destra che non da risposte ed esacerba la differenze sociali non durerà molto. Dobbiamo creare un’alternativa ampia e larga. Dove lo abbiamo fatto (mi viene in mente la città di Udine) i risultati si sono visti. Dipende da noi, dalla capacità di costruire un partito di tutti e di confrontarci con chi ha un’idea diversa di paese rispetto alla compagine che guida questo paese. Non sarà semplice e richiederà pazienza ma le sfide non spaventano questo nuovo PD.

Comune di Aosta: rendiconto 2022

Il Consiglio Comunale di Aosta, inizialmente previsto per la fine del mese di aprile, è stato rinviato nei giorni 3 e 4 maggio 2023 per consentire alle strutture amministrative di chiudere la stesura del rendiconto per l’esercizio 2002 e all’assise aostana di approvarlo nei termini previsti.

Un rendiconto che pareggia sulla cifra di 110 milioni di euro e che ci permette la fotografia finanziaria dell’annualità 2022. 

Il Bilancio del Comune di Aosta, con i suoi numeri, ci restituisce un ente sano, in grado di guardare al futuro con assoluta tranquillità. Le scelte programmate operate dalla maggioranza che amministra il Comune stanno per essere portate a compimento in coerenza con il programma di legislatura

Sono sotto gli occhi di tutti gli interventi dentro la città, prima fra tutti i lavori della pista ciclabile, che sta proseguendo spedita; gli interventi sulla viabilità che stanno interessando ad esempio Via Monte Emilius.  Il 2022 sarà ricordato anche per la riapertura del Caffè Nazionale, la riqualificazione del Quartiere Cogne, il lavoro sull’abbattimento delle barriere architettoniche, le numerose manifestazioni che hanno arricchito l’offerta turistica, senza dimenticare lo straordinario lavoro svolto per la partecipazione di Aosta a Capitale della Cultura 2025.

Questi sono solo alcuni dei temi che verranno illustrati durante la presentazione del rendiconto da parte dei nostri consiglieri, in un consiglio che si preannuncia sicuramente animato per il tema che sarà chiamato ad affrontare.

Mauro Berruto: il diritto allo sport

Lo sport fa due grandi cose: quello praticato genera benessere, salute, contribuisce a definire il sé e la relazione con gli altri, mentre quello di vertice, produce spettacolo e ispirazione.

Lo sport è un linguaggio universale, capace di arrivare in ogni angolo del mondo, superare barriere linguistiche. I suoi grandi campioni possono rivolgersi a platee planetarie, hanno in mano una piattaforma più forte di ogni totalitarismo politico o religioso. Nelle fibre di quel tessuto di una maglia da calcio c’è una passione che fa battere il cuore nello stesso modo a un diseredato come a un miliardario. La storia stessa dello sport si intreccia con la storia del mondo e, più in generale, con geografia, sociologia, antropologia, arte, scienza, letteratura, politica.

Lo sport è un fatto sociale totale, dunque è anche un fatto culturale, ovvero straordinaria espressione, insieme spirituale e fisica, capace di educare la testa prima, o almeno insieme, che il fisico. Per tutti questi motivi la collocazione scelta per l’inserimento dello sport nella nostra Costituzione, l’articolo 33, è quella ideale, anzi è la più suggestiva. Lo sport proprio lì, fra arte e scienza, ma non solo: l’articolo 33 è un ponte fra l’articolo 32 che difende il diritto alle cure e alla salute nella forma universalistica e l’articolo 34 che invece tutela il diritto all’istruzione. La formula scelta sarà: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” e quel verbo “riconoscere” è un verbo forte, che determina la dignità di un diritto. E allora il neonato “diritto allo sport” avrà necessità di politiche pubbliche per poter essere reso accessibile senza differenza di genere, di età, di orientamento sessuale, di talento, di abilità o disabilità, di provenienza geografica, soprattutto di disponibilità economica, perché non è un segreto che nel nostro Paese, fino ad oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, fa sport solo chi se lo può permettere. Sarà una rivoluzione epocale e succederà molto presto. Sono il primo firmatario di questa proposta che dall’estate diventerà realtà con consenso unanime dei due rami del Parlamento e con enorme orgoglio rivendico il ruolo decisivo che il Partito Democratico ha giocato per arrivare a questo successo.

(Mauro Berruto)

Segreteria Nazionale e Regionale

La Segretaria del PD ha formato la squadra che guiderà il Partito. Dieci donne e dieci uomini, denominatore comune le competenze.  Elly Schlein ha coinvolto nella Segreteria persone con esperienze pluriennali nel proprio ambito di competenza, per poter lavorare ai temi importanti come il lavoro, il welfare, i diritti civili, la transizione ecologica, per citarne alcuni.

Prima di elencare la squadra della Segreteria Nazionale, comunichiamo che Chiara Orlandi si è dimessa dalla Segreteria Regionale ed è subentrata al suo posto Fabiola Megna.

Componenti della Segreteria nazionale del Partito democratico:
Alessandro Alfieri: Riforme e PNRR
Davide Baruffi: Enti Locali
Marta Bonafoni: Coordinatrice della segreteria, Terzo settore e Associazionismo
Stefania Bonaldi: Pubblica amministrazione, Professioni e Innovazione
Annalisa Corrado: Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030
Alfredo D’Attorre: Università
Marco Furfaro: Responsabile iniziative politiche, Contrasto alle diseguaglianze, Welfare.
Maria Cecilia Guerra: Lavoro
Camilla Laureti: Politiche agricole
Marwa Mahmoud: Partecipazione e Formazione politica
Pierfrancesco Majorino: Politiche migratorie e Diritto alla Casa
Irene Manzi: Scuola, Educazione dell’infanzia, Istruzione, Povertà educativa
Antonio Misiani: Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture
Giuseppe Provenzano: Esteri, Europa, Cooperazione internazionale
Vincenza Rando: Contrasto alle mafie, Legalità e Trasparenza
Sandro Ruotolo: Informazione, Cultura, Culture e memoria
Marco Sarracino: Coesione territoriale, Sud e aree interne
Marina Sereni: Salute e Sanità
Debora Serracchiani: Giustizia
Igor Taruffi: Responsabile Organizzazione
Alessandro Zan: Diritti

Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella Segreteria il Coordinatore dei Sindaci e il Coordinatore dei Segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla Segreteria sia la Portavoce della Conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i Giovani democratici.

Inoltre segnaliamo i Dipartimenti tematici che lavoreranno insieme alla Segreteria:
Dipartimento delle politiche per lo sport: Mauro Berruto
Dipartimento Transizione digitale, Scienza aperta e Big data: Annarosa Pesole
Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione: Iacopo Melio

Infine:
Capo Segreteria della Segretaria Nazionale Elly Schlein: Giovanni Gaspare Righi
Portavoce della Segretaria Nazionale Elly Schlein e Responsabile Comunicazione del Partito Democratico: Flavio Alivernini

Festa della Liberazione, buon 25 aprile

 Crisi, economica, sociale, della fiducia nella democrazia; la crisi non è democratica: coinvolge prima i fragili, aumenta le disparità, chi non ha le risorse per sopravvivere muore, chi le ha viene preso dal terrore di perderle e aumenta sempre di più la disparità fino al collasso.

È facile in queste condizioni il ripresentarsi di una tentazione ancestrale, quella della chiusura in difesa, di cedere al potere assoluto che spinge, per sua natura, verso il nazionalismo autarchico, dove la solidarietà non può trovare spazio, nemmeno quando non vi è nulla da perdere per riconoscere i diritti altrui, ad eccezione, naturalmente, dell’assolutezza della visione imposta dal potere stesso. Questo accadde alle origini del Nazismo.

Oggi si aggiunge la crisi climatica ma, oggi, abbiamo gli strumenti per comprendere la follia, l’obsolescenza, di questa visione: si tratta di una soluzione che, storicamente, ha sempre dimostrato di avere in sé stessa la propria fine già scritta, semplicemente perché propone una forma di società instabile e non sostenibile, diretta inevitabilmente verso un baratro.

Il silenzio di 60.000.000 milioni di morti lo testimonia, la Resistenza che celebriamo lo grida, e si unisce alle voci delle partigiane che coraggiosamente oggi cadono nel mondo per rivendicare i loro diritti, di chi è costretto ad emigrare dai disastri climatici, di chi lotta per i diritti e per salvare il pianeta, di chi ancora è vittima delle pulizie etniche.

La resistenza fu quanto di più lontano si possa immaginare dall’autarchia: combatterono e morirono persone di paesi e culture diverse, fianco e fianco, convinti che non esista libertà se resta qualcuno che ne è privo. La rete resistente superava le frontiere e creò la consapevolezza della necessità di realizzare l’unità politica dell’Europa in antitesi al nazismo, il ripudio della guerra e delle disuguaglianze: in questo capitolo di storia troviamo le radici della nostra cultura. La liberazione che celebriamo è il coronarsi di un percorso non solo come concatenazione di eventi ma anche e soprattutto di evoluzione sociale.

La liberazione ha soprattutto sancito una nuova scuola di pensiero, qualcosa che è nato dallo sprofondare nei baratri peggiori dell’umanità, un toccare il fondo a livello globale che ha creato suo malgrado la spinta verso una nuova consapevolezza: il valore della collaborazione, il valore dell’uguaglianza e del libero pensiero

La conoscenza della storia è lo strumento basilare per la comprensione di noi stessi, e se la memoria sopravvive e diventa istinto, la storia non può essere manipolata; non cadere nella lucida follia dei seminatori di dubbio e confusione è già oggi il primo atto di resistenza. Ogni regime si basa sulla manipolazione culturale. Il sovraccarico di idealizzazione perversa degli interessi nazionali, supportato da degna propaganda, negazionismo, manipolazione linguistica, sin dalla scuola nella più tenera età, è sempre stato un efficace mezzo di distruzione del senso di collaborazione da sostituire con lo “squadrismo”, l’interesse e la conquista.

I cittadini che rifiutarono il fascismo e crearono la resistenza rifiutarono l’induzione di pensiero e questo li portò a scoprire una nuova consapevolezza: il valore della collaborazione e della parità che scrissero nella Costituzione con un compito per la nostra repubblica: rimuovere ogni ostacolo per arrivare alla loro piena realizzazione.

A tutti, poiché per tutti è stata, buona festa della Liberazione.

Circolo Demetrio Mafrica di Aosta – incontri mensili

Venerdì 11 aprile 2023 si sono riuniti gli iscritti dell’area di Aosta presso il circolo Demetrio Mafrica.
Due gli argomenti posti in discussione:
– le iniziative da assumere per consentire agli iscritti di sviluppare le proprie
conoscenze e di esprimersi con maggiori frequenza e continuità;
– una prima sommaria valutazione delle posizioni assunte dal partito a livello
nazionale e regionale.
La partecipazione è stata buona sia sotto l’aspetto delle presenze sia per quanto concerne la quantità e la qualità degli interventi.
In sintesi per quanto riguarda la vita del circolo si è stabilito che le riunioni avranno cadenza mensile con un ordine del giorno tale da consentire l’approfondimento di un singolo tema.
Si è inoltre stabilito che il Circolo si faccia promotore per la realizzazione, a livello regionale e nell’autunno di quest’anno, di una serie di incontri con parlamentari e/o componenti della direzione e della segreteria nazionale di particolare competenza.
Tali incontri si configurano soprattutto come momenti di formazione e crescita delle conoscenze politiche e culturali di iscritti, elettori e simpatizzanti ma, nello stesso tempo, possono e devono rappresentare lo stimolo per una maggior presenza del partito nel dibattito politico regionale in previsione delle prossime elezioni europee.
Il confronto sullo sviluppo della politica regionale e nazionale ha sollevato numerose questioni che dovranno essere oggetto di ulteriori approfondimenti.
In particolare sono stati evidenziati i seguenti temi:
– il salario minimo: la situazione nei diversi Stati dell’Unione Europea, i rapporti
fra Partito e Organizzazioni sindacali, l’anomala proliferazione di contratti
collettivi, l’effettiva rappresentatività sindacale;
– la novità della segreteria Schlein: il ruolo dei/lle nuovi/e iscritti/e, lo sviluppo del tesseramento, il tema dei diritti civili;
– la politica in Valle d’Aosta: il rapporto all’interno di PCP nel comune di Aosta,
il ruolo del PD in Regione, il rapporto tra struttura del partito e le puntuali
scelte in Regione.
Al termine dell’incontro si è stabilito che la prossima riunione del Circolo si svolgerà alle h.18.00 di giovedì 11 maggio 2023 ed avrà come punto principale dell’odg la questione “Cime Bianche”.