La ricomposizione del quadro politico con l’allargamento della maggioranza nell’area autonomista e progressista era un obiettivo auspicato dal PD fin dalla primavera dello scorso anno, ciò ci avrebbe consentito di vincere le elezioni politiche, non solo alla Camera, ma anche al Senato.
Il Governo Lavevaz in questi anni ha garantito, pur con le note difficoltà, una garanzia rispetto al difficile momento economico e sociale che ha visto importanti fasce della popolazione confrontarsi prima con il Covid-19, successivamente con la crisi economica ed energetica aggravata da una guerra di aggressione nel cuore dell’Europa.
Non sono stati tre anni semplici, ma le risposte sono state efficaci, sebbene talvolta parzialmente inficiate da un clima politico poco sereno.
Adesso, con questo nuovo Governo, nato nella continuità politica di quello precedente, si vuole arrivare al termine della legislatura con un programma rinnovato e con una squadra motivata nell’affrontare le sfide che attendono i valdostani e le valdostane.
La volontà di mantenere compatto il fronte autonomista e progressista, evitando di consegnare ai partiti di destra la nostra Regione, rappresenta un risultato importante alla luce anche dei primi mesi del Governo Meloni che sta dimostrando troppa improvvisazione ed un’azione di governo prevalentemente ideologica, senza un progetto reale di sviluppo di questo Paese.
Ora con la formazione di questo nuovo Governo Testolin in Valle d’Aosta serve un nuovo slancio per arrivare al 2025, senza più divisioni, avendo chiare le priorità programmatiche.
La redistribuzione delle deleghe assegna al gruppo dei Federalisti Progressisti – Partito Democratico un importante assessorato (Beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali) che necessita di ragionare in prospettiva, con una attività amministrativa che tenga conto dei delicati equilibri e delle aspettative del mondo della scuola nei temi di cui si dovrà occupare Jean Pierre Guichardaz, che ringraziamo per il lavoro fatto, soprattutto per quanto riguarda le deleghe del Turismo e dello Sport in cui si era contraddistinto per coinvolgimento degli attori e capacità di programmazione.
La conferma di Alberto Bertin alla guida del Consiglio Regionale garantirà una conduzione dell’aula equilibrata e l’attenzione sempre necessaria su questione centrali, come quelle della legalità grazie al poderoso lavoro fatto dall’Osservatorio Regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata di tipo mafioso.
Il PD VdA dovrà, da qui a fine legislatura, supportare l’azione del gruppo, consapevole delle difficoltà e dei numerosi temi a cui dare risposte. Servono uno sforzo straordinario e un raccordo con il gruppo consiliare per affrontare insieme alcune sfide importanti, soprattutto sul tema centrale del sostegno alle classi più fragili, del lavoro, dell’ambiente, della transizione ecologica, della sanità pubblica e dell’istruzione. Lo faremo con il consueto senso di responsabilità che ci ha contraddistinto nella convinzione che prima di qualsiasi altra cosa valga la pena immaginare ed impegnarsi per un Governo, per una prospettiva che consenta ai valdostani e alle valdostane di affrontare i prossimi anni con la tranquillità che meritano.